“Alla Camera, a un solo mese di distanza dal Disegno di Legge P.A.1, è ora in discussione il Disegno P.A.2 e già questo è indice del modo di procedere scoordinato e senza visione e strategia di chi è al governo. Ebbene, proprio nella legge approvata poche settimane fa sulla Pubblica Amministrazione, si è introdotto un limite molto discutibile e senza senso: l’utilizzo “a scorrimento” delle graduatorie di coloro che hanno superato i Concorsi, per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, solo nel limite del 20%. Ciò significa che, se esiste un elenco di idonei, che già hanno superato un concorso pubblico e, semplicemente, non sono stati assunti perché non si sono qualificati nel numero dei posti banditi, tale elenco può essere utilizzato per altre assunzioni solo nel limite di un quinto e solo in caso di rinuncia all’assunzione o di dimissioni, del dipendente assunto, intervenute entro sei mesi”.
Lo scrive in una nota Stefania Bonaldi, responsabile Pubblica amministrazione, professioni e innovazione nella segreteria nazionale del Partito democratico.
“È chiaro che si tratta di uno spreco incredibile: in un contesto nel quale le procedure di reclutamento nella P.A. sono lunghe e complesse – spiega Bonaldi – e il fabbisogno di personale elevatissimo, perché arriviamo da anni di blocco, aggravati dal biennio di pandemia, la necessità è semplificare e sburocratizzare, non mettere ulteriori vincoli e paletti. Deve essere tolto il limite del 20% e le graduatorie esistenti – prosegue l’esponente dem – cioè gli elenchi di coloro che un concorso pubblico per accedere alla P.A. lo hanno già superato, debbono avere piena validità per 2 anni. Abbiamo necessità di rendere più semplice l’accesso alla Pubblica Amministrazione e facilitare l’ingresso di nuova forza lavoro, giovane e competente, di cui c’è bisogno come l’ossigeno. Per questo – conclude – nell’ambito dei numerosi emendamenti del PD è stato presentato anche quello per l’abolizione di questo assurdo limite, a firma degli onorevoli De Luca, Scotto, Casu e Bonafè”.