“Con un tempismo perfetto rispetto ai Comuni Italiani, che oggi a Genova iniziano la 40^ Assemblea Nazionale dell’ANCI, le anticipazioni sulla manovra finanziaria raccontano di una spending review per gli Enti Locali da 600 milioni l’anno, 350 a carico delle Regioni, 200 milioni dei Comuni e 50 milioni di taglio annuo per le Province.
Tra le voci del capitolo revisione della spesa, anche le “misure per il turnover” vale a dire tagli sulle sostituzioni di chi va in pensione.
In un quadro nel quale, da qui al 2030, ben 700.000 persone andranno in quiescenza, nella P.A., circostanza che richiederebbe una seria analisi dei fabbisogni occupazionali ed un conseguente piano di assunzioni straordinario, tarato sui bisogni dell’oggi e del domani, il Governo fa esattamente il contrario, andando a battere cassa sulle comunità locali.
Quelle che in questi anni, affrontando la Pandemia, la crisi economica e finanziaria, l’emergenza energetica e quella climatica, l’accoglienza straordinaria dei profughi ucraini e, in ultimo, quella ormai ordinaria, ma pur sempre impegnativa e gravosa dei migranti sulle rotte del Mediterraneo e dei Balcani, hanno mostrato il volto umano, efficiente, capace e vicino alle persone delle Istituzioni.
Nella illogicità delle tante misure di questa manovra, effettivamente non fa una piega”.
Così in una nota Stefania Bonaldi, responsabile Pubblica amministrazione, professioni e innovazione nella segreteria del PD.
Manovra, Bonaldi: “Il governo fa cassa su Enti locali, servizi a rischio”
