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Bonafoni e Majorino: “Bene le proposte dell’Alleanza delle città sulla casa. Ora un Piano nazionale”

“Bene le proposte avanzate oggi dall’Alleanza municipalista sul diritto all’abitare: legge nazionale sulla casa, provvedimenti su affitti brevi e per spazi a favore delle persone senza dimora, ripristino del fondo nazionale per gli affitti e la morosità incolpevole.

Tutti provvedimenti che abbiamo incluso sin dall’inizio nella nostra proposta di “Piano casa nazionale” e che consentirebbero di affrontare in modo deciso l’emergenza che nelle nostre città caratterizza il tema dell’abitare. Tema su cui il governo Meloni ha mostrato finora di non volere e sapere fare nulla.

Come Partito Democratico, siamo pronti a confermare e rilanciare il nostro lavoro insieme alle altre opposizioni, a cominciare dalla prossima manovra di bilancio e dalla legge sugli affitti brevi ancora ferma in VIII commissione al Senato”. Così in una nota Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale e responsabile Terzo Settore e l’associazionismo, e Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie e diritto alla casa del Partito Democratico.

In un sit-a Roma, in Piazza Capranica, si sono riuniti gli assessori alla Casa di Bologna, Firenze, Lecco, Lodi, Milano, Napoli, Padova, Parma, Roma, Torino e Verona dando il via a una “Alleanza municipalista“, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni del Social Forum dell’Abitare. L’obiettivo è chiedere a governo e Parlamento di dare risposte efficaci a quella che è una vera e propria emergenza abitativa, principalmente nei Comuni ad alta densità abitativa, e grande afflusso turistico. Con un grande striscione su cui si leggeva “Città per il diritto alla casa”, e diversi cartelli che rivendicavano “Affitti sostenibili” , “Diritto alla Casa per tutte e tutti”, “Una legge sugli affitti brevi” e numerosi interventi degli assessori che si sono susseguiti nel corso della mattinata, si sono denuncitate le criticità e i problemi, e avanzate soluzioni e proposte. Per arrivare ad avere di nuovo, attraverso politiche finalmente strutturali e che garantiscano un equo accesso all’abitare, “Case abitate, città vive”.

“Si sono messi insieme, per chiedere alle forze politiche nazionali di unire la propria voce alla loro, per chiedere al governo Meloni di darsi una mossa, visto che in due anni a parte un condono edilizio il ministro Salvini è riuscito esclusivamente a definanziare del tutto il fondo affitti e quello per la morosità incolpevole. E la ministra Santanchè è troppo occupata a difendersi dalle inchieste per regolamentare come si deve gli affitti brevi”, ha spiegato ancora Bonafoni sui suoi profili social.

“Perdere una casa o non averla affatto, non fa male solo a chi si trova in difficoltà, ma indebolisce l’intera coesione sociale e mette a rischio la forza di una comunità. E poi, non occuparsi di diritto all’abitare è contro la Costituzione”, ha concluso.

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