“Siamo di fronte a un’emergenza nella sanità e il governo non può fare finta di non vederla”. Lo ha dichiarato a Radio Anch’io Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità del Pd, che ha aggiunto: “Avevamo proposto una legge a prima firma Schlein per recuperare 20 miliardi di euro in 5 anni, 1 punto di Pil, che non è certo un costo ma un investimento”.
“Il Ssn – ha spiegato l’esponente dem – è un grande patrimonio di equità, inclusione e democrazia, ma se oggi le persone ricche possono curarsi e quelle povere no cade un pilastro della nostra Costituzione, che tutti ci invidiavano. E inoltre c’è un’esasperazione del personale sanitario, che va sicuramente pagato meglio”.
“Invece – ha proseguito la responsabile Salute Pd – i soldi messi in campo per la sanità dal governo sono briciole. Trovare le risorse aggiuntive è un problema, seppure non insormontabile. Il Pd ha chiesto di rivedere tutti i benefit fiscali, ma il governo ha rigettato questa proposta. Vogliamo anche noi ridurre la tassazione, ma se togliamo a un lavoratore dipendente 15 euro al mese di tasse e poi questa persona è costretta a pagare 500 euro per una visita privata, perché non trova la risposta giusta nel servizio pubblico gratuito, questo taglio non significa nulla. Vanno fatte delle scelte e noi dall’opposizione siamo disponibili a discutere su tutto. Schillaci spesso dice cose giuste ma poi però, alla prova dei fatti, queste non si traducono in scelte”, ha concluso Sereni.