Altro che un capriccio radical chic! La transizione ecologica è una necessità anche per le imprese e oggi, sul quotidiano Il Manifesto, Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima e green economy della segreteria Pd, puntualizza alcuni temi e ne smentisce altri su quella che è la vera rivoluzione degli anni Duemila.
Il punto di partenza è l’approvazione al Parlamento europeo del mandato negoziale sulla legge per il ripristino della natura, accolta con applausi da verdi e centrosinistra e col silenzio dal centrodestra.
Spiega Corrado: “È stato approvato un impegno da parte dei Paesi europei che, ovviamente, dovrà essere negoziato nel trilogo. Una novità assoluta in tema di ambiente perché, finora, tutte le direttive e le leggi erano mirate alla difesa, alla protezione e alla conservazione degli ecosistemi. Adesso entra in gioco la rigenerazione ambientale: politiche proattive, quindi, di rinaturalizzazione, creazione di corridoi ecologici. Gli ecosistemi sono talmente tanto aggrediti, e talmente esauriti in alcuni casi, che non basta più pensare solo di proteggerli”.
Di fronte alla Lega e a Fdi che guardano alla legge come a un capriccio radical chic che danneggerà le economie nazionali, Annalisa Corrado non esita a replicare: “Dire che non ci possiamo permettere la transizione ecologica è una bugia (…) come per l’auto elettrica, bollata come qualcosa che nessuno si può permettere. In realtà è esattamente il contrario: la transizione ecologica è un grande piano sociale per l’abbattimento delle diseguaglianze. Ovviamente va gestito in questa direzione o non funzionerà”.
Di fronte al rischio che a pagare le conseguenze siano i lavoratori, la dirigente dem puntualizza che “La destra dice che il green deal è roba per ricchi, che non possiamo permettercelo. Invece non ci possiamo permettere di continuare a ignorarlo. Bisogna trovare delle forme perché il pubblico si prenda carico della transizione con i giusti aiuti, le giuste leggi che passano anche dalla fiscalità ambientale (…) Per questo è un grande piano sociale: dà nuove prospettive economiche, più sostenibili, e più risposte in termini di salute ai cittadini sui territori. Le malattie respiratorie colpiscono di più le persone fragili, che hanno più difficoltà di accesso al sistema sanitario. Muoiono per le ondate di calore gli anziani, chi è solo”.
La destra, invece, difende “i privilegi acquisiti da una ristrettissima cerchia” senza preoccuparsi “a medio termine di quello che accade ai più fragili o alla piccola e media impresa”.
Le destre, italiane ed europee, “alzano il livello di aggressività verso l’ecosistema e anche verso i lavoratori. Applicano le stesse logiche del Novecento, del tutto fallimentari, che ormai non ci possiamo più permettere”.
Il governo Meloni si è opposto alla legge sul ripristino della natura e ha sbagliato, perché, sottolinea Corrado, “più volte abbiamo dimostrato che possiamo diventare una potenza dal punto di vista economico puntando sul green”.