“In Italia abbiamo il prezzo dell’energia più alto d’Europa: in agosto abbiamo pagato oltre 128 €/MWh contro i 91 della Spagna, gli 82 della Germania e i 54 della Francia. Il nostro Prezzo Unico Nazionale, spinto dal gas che ne determina il prezzo sulla borsa elettrica, è oltre il triplo del valore del gas medesimo sul mercato all’ingrosso, quando in condizioni normali dovrebbe essere poco più del doppio. Il Governo agisca subito per fare chiarezza su numeri fuori controllo, per sospendere l’eliminazione del servizio pubblico di maggior tutela dedicato ai clienti vulnerabili, per rilanciare gli investimenti sulle rinnovabili”. Lo dice Annalisa Corrado, eurodeputata e responsabile nazionale clima, Agenda2030, green economy e conversione ecologia del Pd, in un video pubblicato sul profilo Instagram del Pd.
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Corrado si domanda perché “ARERA e ANTITRUST non siano intervenuti in un quadro in cui le aziende energetiche hanno bilanci stellari, mentre le persone fanno fatica a pagare bollette impazzite: chi è uscito dal servizio di maggior tutela, seguendo le sirene del libero, si è trovato a pagare bollette più alte di oltre il 50%, come certificato dall’ISTAT, spesso per via di pratiche commerciali piratesche, sulle quali non c’è stato alcun controllo”. “Si tratta di una situazione – aggiunge – che grava anche sulle imprese, che perdono produzione e competitività. In tutto ciò il Governo, malgrado le nostre ripetute richieste, ha cancellato il servizio di maggior tutela previsto dalla riforma Bersani, unico baluardo a difesa dei consumatori, insistendo con il mantra della concorrenza che avrebbe giovato ai consumatori”.
“Lo stesso presidente di ARERA ha ammesso che il prezzo medio pagato da chi è rimasto in tutela è stato stabilmente inferiore rispetto a quello pagato da chi si è avventurato sul libero mercato, andando a perdere addirittura nel 100% dei casi nei primi mesi del 2024. Chiediamo di fermare questo sistema che sembra una versione dell’orrore di Robin Hood che ruba ai poveri per donare ai ricchi”, conclude Corrado.