“Nelle stesse ore in cui Piantedosi affermava nell’aula del Senato che i beni confiscati alla mafia erano una priorità del Governo, il Ministro Fitto toglieva dal PNRR 300 milioni di euro proprio per la valorizzazione di quegli stessi beni con la promessa di rifinanziarli con altri fondi.
Parliamo di opere gi avviate dai Comuni, che vedranno improvvisamente sparire le risorse previste. Lo spiega benissimo l’ufficio studi di Camera e Senato, che nel suo dossier segnala che il Rapporto presentato dal Governo non specifica quali saranno gli strumenti e le modalit attraverso i quali sar mutata la fonte di finanziamento delle risorse definanziate dal PNRR e aggiungendo che la determinazione di tali strumenti e modalità appare opportuna soprattutto con riguardo ai progetti che si trovano in stadio pi avanzato, in ragione dei rischi di rallentamenti o incertezze attuative che potrebbero conseguire al mutamento del regime giuridico e finanziario e del sistema di rendicontazione cui tali misure sarebbero sottoposte”.
Lo dichiara in una nota la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, che aggiunge: “come ha affermato anche la Segretaria Schlein stamattina alla Camera, questa è una preoccupazione che sentiamo forte anche noi. Per queste ragioni ho presentato un interrogazione urgente al Ministro dell Interno e al Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR che spero possano chiarirci al pi presto cosa intendono fare. Aggredire il patrimonio delle mafie – continua Rando – significa dimostrare ai cittadini che lo Stato pi forte, che la criminalità si può e si deve sconfiggere. Quello che ha fatto il Ministro Fitto, con buona pace dei proclami del Ministro Piantedosi, va esattamente nella direzione contraria”, conclude la senatrice.