“Il rigassificatore non deve andare a Vado Ligure, è assurdo che in un paese civile non esista uno straccio di piano industriale serio per una vera transizione energetica e il progressivo phase out dalle fonti fossili e che garantisca la possibilità di discutere e pianificare, con tutti i livelli istituzionali coinvolti, scelte che impattano su economia e salute dei territori”.
Annalisa Corrado, Responsabile Ambiente del PD si scaglia contro la scelta di Snam, supportata dal governatore ligure Giovanni Toti, di spostare la nave rigassificatrice Golar Tundra da Piombino a Vado, cittadina portuale della Liguria di ponente, a pochi chilometri da Savona. Non solo un problema di metodo. Ma anche di tecnologia. Corrado se la prende più in generale con l’utilizzo dei rigassificatori”. Lo scrive Il Foglio nell’edizione odierna del quotidiano”.
Una collocazione simile (ma con una distanza minore) a quella dell’altra nave rigassificatrice acquistata da Snam che si trova in Emilia-Romagna, a Ravenna, una scelta condivisa e supportata dal governatore e presidente PD della Regione Stefano Bonaccini. Insomma, il PD è favorevole al rigassificatore in Emilia-Romagna, ma non lo è in Liguria? “Innazittutto – ci risponde Corrado – il percorso in Emilia-Romagna è stato decisamente diverso, ha coinvolto tutti gli interessati. Inoltre, in quel momento occorreva rispondere in via emergenziale a un’esigenza come quella dell’uscita rapida dal gas di Putin. Adesso la situazione è mutata e consentirebbe processi diversi, anche di messa in discussione di questo appiattimento su Gnl, non è questo il futuro”.
“Saranno le rinnovabili a renderci davvero indipendenti dalle fossili e anche dal gas: se gli industriali di settore garantiscono di poter arrivare all’84 per cento di produzione elettrica da rinnovabili, con investimenti privati per 320 miliardi di euro e con un potenziale di 540.000 nuovi posti di lavoro perché il governo punta solo a 65 per cento”, ha concluso.