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Direzione Pd, la relazione di Elly Schlein: “Senza di noi nessuna alternativa alla destra”

Direzione nazionale del Partito Democratico, la relazione introduttiva della Segretaria Elly Schlein.

Crollo Firenze: serve nuova cultura del lavoro

“Il cordoglio non basta, serve una spinta per portare risorse sulla sicurezza del lavoro, una cultura nuova che consideri ala sicurezza un investimento. Più volte nel corso di quest’anno mi sono rivolta al governo per far fare un passo avanti al Paese. Lo faccio anche oggi. Il Pd ha delle proposte e partono dall’idea di estendere le tutele del settore pubblico anche al settore privato. Questo governo ha portato il subappalto a cascata nel codice. Dobbiamo assicurare che chi lavora lo faccia in posti sicuri. La precarietà e il lavoro povero rendono il lavoro insicuro, deve esserci un divieto di ribasso nei subappalti. Servono contratti giusti, non contratti pirata”.

Fermare azione Israele a Rafah, sarebbe un’ecatombe

“Fermare l’iniziativa di Israele a Rafah. Sarebbe una ecatombe. Sul conflitto in medio oriente il recente voto dell’Aula rappresenta un segnale positivo. Il via libera alla risoluzione per il cessate il fuoco immediato per liberare gli ostaggi e fermare il massacro di civili è un punto importante. Abbiamo convinto anche la maggioranza ad astenersi e a far passare questi punti. Il governo se ne deve fare carico, continueremo a insistere sui punti che non son passati, quelli che chiedono una missione di interposizione con l’Onu, quella che chiede le sanzioni non solo ad Hamas, ma anche per i coloni che in Cisgiordania compiono violenze inaccettabili verso i palestinesi, spesso con il supporto diretto o indiretto del governo israeliano”.

Caso Ilaria Salis, governo in imbarazzo per alleanza con Orban

“Il nostro governo su Salis non ha mosso un dito per l’imbarazzo dell’amicizia e dell’alleanza con Orban. Non è accettabile vedere una cittadina italiana ridotta in catene e al guinzaglio. Lo stato di diritto vale per tutti i paesi europei”.

Dal governo neppure un’idea su piano industriale

“Tutto il Partito socialista europeo viene da noi, in Italia, a celebrare il congresso. Una tappa decisiva verso le elezioni europee di giugno. Altri hanno portato in Italia gli amici di Putin, qualcuno che evoca una piazzale Loreto per Pedro Sanchez. Noi portiamo in Italia chi si è battuto per il Next generation Eu. Il ceto medio si è impoverito giorno per giorno. Di questo parliamo quando palriamo dell’Italia che fa più fatica. Noi siamo quelli che vogliono che l’intuizione del Next generation Eu continui, siamo quelli che l’hanno voluto quando altri, come il partito di Giorgia Meloni, erano distratti e non l’hanno votato. Il governo italiano è assente, non hanno messo in piedi una idea di politica industriale in un anno e mezzo. Noi siamo quelli che vogliono che l’Europa rialzi la testa. Nel bilancio europeo troviamo una risposta per un nuovo piano industriale europeo”.

Salario minimo, è ora di rilanciare la nostra battaglia

“La nostra iniziativa sul salario minimo ha messo la destra all’inseguimento e per questo dobbiamo rilanciare la battaglia, perché anche il loro elettorato è favorevole al salario minimo. Dobbiamo rilanciare questa battaglia assieme alle altre opposizioni”.

Sulle riforme contrasteremo gli apprendisti stregoni della destra

“Gli apprendisti stregoni della destra stanno miscelando due pasticci, quello della riforma del premierato e quella dell’autonomia. Continueremo a contrastare la proposta del premierato. E’ un pasticcio, come detto da Marcello Pera, di Fratelli d’Italia. Noi per la nostra cultura riformista abbiamo portato al governo le nostre proposte, non ne hanno presa una. Abbiamo chiesto di cambiare la legge elettorale, ma non prendiamo in giro gli italiani con la proposta dell’elezione diretta del capo del governo che non esiste in nessun paese. Abbiamo proposto la sfiducia costruttiva, una legge sui partiti e una legge sul conflitto d’interessi. Abbiamo proposto di rafforzare gli strumenti di democrazia diretta. Niente: al governo interessava solo picconare. Sia chiaro che finche’ nella riforma c’è l’elezione diretta del presidente del consiglio noi faremo opposizione. E faremo opposizione contro chi si definisce patriota e spacca il paese con la riforma il cui disegno è quello secessionista della Lega”.

Senza Pd non c’è alternativa, se lo mettano tutti in testa

“Dobbiamo consolidare il consenso del Pd e renderlo capillare nei territori. Noi siamo testardamente unitari sulle cose concrete perché la nostra gente ci chiede di costruire una alternativa alla destra, ma non ci può essere alternativa senza il Partito democratico, questo devono metterselo tutti nella testa”.

 

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