Tutte le forze politiche debbono compiere un salto di qualità, perché “le responsabilità della crisi climatica sono trasversali”. A dirlo sul Fatto Quotidiano è Annalisa Corrado intervistata da Wanda Marra.
Corrado, che nella segreteria del Pd è responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030, spiega che “la destra ha remato contro, gli altri non hanno agito per contrastarla con la dovuta efficacia e convinzione”. La crisi climatica è peggiore del Covid, afferma, “perché il tempo per mettere in campo le azioni che servono per rallentare il cambiamento climatico è lungo e non abbiamo ancora iniziato”, ma “finora il governo non ha fatto assolutamente nulla. Anzi, ha un atteggiamento culturale che sta facendo gravissimi danni. Si punta tutto sul gas, in particolare sul Gln che ha costi ancora maggiori. E poi sulle trivellazioni e sul nucleare”.
Proprio sul nucleare, Corrado ritiene che le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin siano assolutamente inadeguate, perché le decisioni sulla transizione ecologica vanno prese entro il 2030 e “Con questi tempi neanche si comincia a ragionare su come farlo e dove un impianto nucleare. In questo momento è la tecnologia più costosa, mentre fotovoltaico ed eolico lo sono molto meno, sono pronti dal punto di vista industriale e possiamo iniziare a farli domani”.
Su Ultima Generazione, Corrado spiega: “Stiamo partecipando a un tavolo di lavoro che loro hanno aperto alle forze politiche di opposizione per fare proposte di legge condivise”.
La battaglia con la destra, in particolare alle elezioni europee dell’anno prossimo, “si giocherà tra chi è a favore del Green deal e chi contro”, sottolinea Corrado, per poi concludere: “Dicono che la transizione ecologica sia un bagno di sangue,ma il bagno di sangue è ora, perché non l’abbiamo fatta”.