Iniziamo dalle, poche, buone notizie: anche il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin trova innegabile che esista la crisi climatica. Posto che il contrario, dopo quello che è accaduto in queste ore in Italia, sarebbe semplicemente folle, le buone notizie finiscono qui.
Il ministro, infatti, ammette la sua esistenza ma “non sa” se ciò sia dovuto all’impatto dell’uomo sul clima o si tratti di un fattore ciclico, quindi preferisce lasciare la parola al dibattito degli scienziati. Peccato, signor ministro, che non esista alcun dibattito scientifico sulla causa antropica della crisi climatica, a meno che non si consideri scientifico anche il dibattito sul terrapiattismo.
L’inadeguatezza del ministro si estende a tutto il governo, guardando cosa sta facendo il ministro Fitto con i tagli ai fondi del PNRR destinati alla cura del territorio contro il dissesto idrogeologico, per la rigenerazione urbana e per impianti innovativi.
Una volta di più si conferma un governo che su mitigazione e adattamento, uniche strade per affrontare la crisi climatica, balbetta e nei fatti non se ne occupa, malgrado le vittime e i miliardi di danni in poche settimane nel nostro Paese.