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Borsellino, PD: “Sempre dalla parte di chi chiede verità e giustizia”

“Staremo sempre Claudio Trainadalla parte di chi chiede verità e giustizia. Anche oggi, nel trentunesimo anniversario della strage di via D’Amelio nella quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
 
Secondo le sentenze della magistratura non ci sarebbe stata solo Cosa Nostra dietro la strage del 19 luglio 1992 e a far sparire la famosa Agenda Rossa non furono gli uomini di Cosa Nostra. A 31 anni dalla strage conosciamo i nomi di quei poliziotti che realizzarono il depistaggio con il falso pentito che ha accusato e mandato in carcere persone che non c’entravano nulla con la strage di via D’Amelio.
 
A 31 anni dalla morte di Paolo Borsellino chiediamo ancora verità e giustizia e facciamo nostre le parole di Agnese Borsellino, la moglie di Paolo, che poco prima di morire, fece un appello a parlare a quegli uomini delle istituzioni che sapevano e hanno taciuto”.
Lo scrive in una nota Sandro Ruotolo, responsabile della Memoria nella segreteria del Partito Democratico.
 

*******

 

“Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina. Trentuno anni dopo la strage di via D’Amelio continuiamo a chiedere verità e giustizia per loro e per tutte le vittime della mafia e i loro familiari. Perché il ricordo non può essere altro che questo: onorare la memoria di chi non c’è più con i fatti, con il nostro impegno quotidiano nel contrastare la criminalità organizzata e le sue infiltrazioni nella società, nell’economia legale, nella politica. Continuare a far camminare il loro coraggio e le loro idee con le nostre gambe, con le nostre azioni. E aiutare chi é sopravvissuto.

Una battaglia che non passa soltanto dall’innalzare i presidi di legalità, ma che è anzitutto culturale e deve partire dall’educazione, dalle scuole. Dalla lotta per la giustizia sociale, che sottrae terreno alla ricattabilità su cui scommettono le mafie. Davanti al bisogno nessuno deve essere lasciato solo ed esposto, lo Stato deve arrivare prima. Deve essere al fianco di quegli amministratori e amministratrici che finiscono nel mirino delle mafie perché fanno rispettare le regole e la trasparenza nell’interesse collettivo, al fianco di quegli imprenditori e professionisti che non accettano i ricatti e le scorciatoie. Ma vanno sostenuti.

Dobbiamo essere, tutte e tutti impegnati ogni giorno, ovunque, in questa riscossa civile che sconfigga le mafie ovunque cerchino di attecchire. Questa sola può essere la nostra risposta, oggi come ieri”.

Così in una nota la segretaria del PD Elly Schlein.

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