spot_img
spot_img
HomeNotiziePerché Toti si deve...

Perché Toti si deve dimettere subito

Un conto è la questione giudiziaria, che farà il suo corso, avrà i suoi tempi e seguirà le sue procedure. Un conto è il piano politico e su questo non ci sono dubbi: da due settimane, da quando cioè il governatore Toti è stato arrestato, la Liguria si trova in un limbo. Immobile, paralizzata, impantanata.

Per questo il Partito Democratico lo ha chiesto fin da subito: Giovanni Toti si deve dimettere. Deve farlo immediatamente, anzi, a dirla tutta, non si sa perché ancora non lo abbia fatto. Lo deve fare per la Regione che amministra, lo deve fare per dare un segnale di trasparenza ai suoi concittadini. E se non riesce a prendere questa decisione da solo, dovrebbe essere Giorgia Meloni, che è a capo di un governo che continua a prendere tempo, a chiederglielo.

Ma si sa che il Governo di destra usa due pesi e due misure quando si tratta di legalità (ricordate le sguaiate accuse per i “casi” Decaro o Emiliano, che non sono stati neanche sfiorati da indagine?).

In Liguria la situazione è molto grave. Andrea Orlando, in un’intervista a “La Repubblica”, ne da un quadro preciso emerso dalla indagini: esisteva una “cupola” che ha mescolato interessi imprenditoriali e burocratici, bypassando le istituzioni tradizionali a favore di incontri esclusivi e decisioni prese lontano dagli occhi del pubblico. Questo sistema ha finito per espropriare la democrazia regionale, sostituendo gli organi elettivi con decisioni prese da una sola persona in ambienti ristretti e spesso inappropriati.

Ciò mette in evidenza non solo una crisi di governance locale, ma solleva anche questioni più ampie sul modello di leadership e sull’efficacia delle politiche anti-corruzione a livello nazionale. E’ questo che la Presidente Meloni ha in mente quando parla di premierato?

Elly Schlein, segretaria del PD, consapevole del fatto che l’ombra di corruzione e criminalità organizzata non riguardano solo la regione ligure, critica gli strumenti adottati finora da Meloni. Alcuni provvedimenti, come l’innalzamento del limite del contante, sono insufficienti e spesso controproducenti.

La risposta di Meloni e della sua coalizione a queste sfide sarà cruciale per determinare il futuro politico della regione e potrebbe avere implicazioni significative per la stabilità politica del Paese nei mesi a venire. Quanto ancora dobbiamo aspettare?

Ultimi articoli

Correlati

Bonaccini: “Volevamo un’altra autonomia, questa legge è sbagliata e divisiva”

"Basta leggere i documenti per capire che rispetto al nostro progetto si tratta di due proposte diametralmente opposte"

Sciogliere i movimenti di matrice fascista: il Pd al presidio a Roma

Quanto dobbiamo aspettare perché Piantedosi faccia il suo dovere?

Schlein: “Intollerabile e ignobile il silenzio del governo sulla tragedia di Roccella Ionica”

I racconti dei soccorritori di Medici senza frontiere lasciano atterriti eppure, per il governo, sono morti invisibili, senza peso

Bonaldi: Efficienza nella P.A. è umanizzare i servizi. Il digitale è strumento e non fine

Intervento di Stefania Bonaldi, Delegata della segreteria nazionale PD a P.A. e Innovazione, al Convegno “Intelligenza artificiale e P.A.: prospettive ed opportunità”

La morte di Satnam Singh è un atto bestiale. Schlein: “Ucciso da sfruttamento e disumanità”

Il governo metta in campo una mobilitazione vera di mezzi. A Latina serve un impegno collettivo per contrastare agromafia
spot_img