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Bonaccini: “La priorità è una sola: far ripartire l’Emilia-Romagna al più presto”

Sul post alluvione “abbiamo idee piuttosto precise su norme, strumenti e governance necessari. La ricostruzione deve ripartire adesso. Basta polemiche. E lasciamo fuori interessi di parte e partito”.
 
Lo afferma il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in una intervista a La Stampa nella quale ribadisce che “la priorità è una sola: far ripartire l’Emilia-Romagna al più presto. Non Bonaccini, ma l’intero sistema regionale ha indicato un modello, quello della ricostruzione post sisma 2012. Siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, come sempre. E lavorare assieme al governo. Comunque qui non si tratta di accaparrarsi un posto, ma di garantire l’assetto più efficace alla ricostruzione. Spero che nessuno pensi lo si possa fare da Roma, magari improvvisando una struttura tecnica e burocratica scollegata dal territorio e dalle istituzioni locali”.
 
Quanto al PD e ai suoi equilibri interni Bonaccini precisa: “Non ho mai aderito a una corrente e non intendo certo farlo adesso, men che meno fondarne una. A me interessa elaborare proposte e metterle a disposizione del mio partito, il PD. Schlein ha vinto le primarie da pochi mesi e le va dato il tempo di lavorare. Al partito spetta il ruolo di supportarla e aiutarla, discutendo lealmente”.
 
Insomma, “bisogna costruire un nuovo centrosinistra, che unisca progressisti, riformisti e moderati che non accettano di farsi rappresentare dalla destra nazionalista”.
 
Se Schlein fallisce il PD muore? “Legare il destino del PD a quello di una singola persona vorrebbe dire non avere futuro. Siamo una comunità e dobbiamo agire come tale. Elly è la nostra segretaria e merita il sostegno di tutto il partito”.
 
Sul proprio futuro Bonaccini boccia come fantapolitica le voci che parlando di una sua candidatura alle prossime europee e di uno scambio, con Paolo Gentiloni alla presidenza del PD per co-gestirlo insieme a Schlein: “Ormai ogni giorno ne sento una diversa. Per me c’è una sola priorità: l’Emilia-Romagna”.

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