spot_img
spot_img
HomeDirittiStrage a largo della...

Strage a largo della Grecia, Majorino: “Ora organizziamo le coscienze”

È l’ennesima strage. Le decine di vittime, forse centinaia, tra loro molti bambini, oggetto dell’ennesima macabra conta nelle acque greche, sono il prodotto di scelte, sconsiderate. Sono vittime, lo voglio ripetere, di una strage.
 
E sono (ovviamente) il racconto perfetto e più tragico del contesto politico e culturale che si è determinato in questi anni. Quella al largo della Grecia che commentiamo oggi è allora un’altra pagina terribile dell’atteggiamento disumanizzante che ha reso “loro”, i migranti, una cosa sola: numeri.
 
“Loro”: l’oggetto di una rimozione collettiva sconcertante rispetto a cui è fin troppo facile ricordare, in queste giornate, come si dia un peso diverso alla vita dei disperati e a quella dei potenti.
 
“Loro” che possono essere trattati come un ostacolo da rimuovere o un danno da ridurre perfino dalle istituzioni europee (e nel gioco che determina le scelte pure da governi retti spesso da componenti progressiste).
 
Il senso dell’urgenza che questa strage – lo ripeto: strage – ci consegna è quindi quello di rovesciare le politiche che hanno prodotto il clima torbido nella quale si è realizzata.
 
Il ritardo e l’immobilismo, o il complice cinismo di governi come quello di Giorgia Meloni, hanno prodotto danni davvero incalcolabili. Il tempo è stato già perso. Ora si deve organizzare in azione politica coerente quel poco di coscienza che ha saputo resistere, e nonostante tutto, è rimasta.

Ultimi articoli

Correlati

Giù le mani dalla 194: sul corpo delle donne decidono le donne

Difendiamo i nostri diritti contro una destra che tenta di smontare pezzo per pezzo la legge 194

L’aborto nella Carta dei diritti Ue, la destra vota contro e si schiera contro i diritti delle donne

Il diritto all'aborto sia aggiunto alla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue: è quanto chiede l'Eurocamera. La destra vota contro

La destra sta restringendo la democrazia italiana: ormai è deriva orbaniana

La fotografia è quella di un Parlamento assoggettato al governo. Ciò che sta succedendo in queste ore è solo l'ennesima, drammatica conferma

Ilaria Salis rimane in carcere. Schlein: “Schiaffo irricevibile, Meloni reagisca subito”

Il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria. Ilaria Salis resta in cella, dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio

Superare la legge 40 per garantire tutela e diritti delle persone

Marco Furfaro: "Questione non rinviabile, ho annunciato la mia disponibilità ad essere tra i promotori della pdl"
spot_img