“Mettere al centro della politica industriale del nostro Paese, con apposite iniziative e piani di intervento, la sicurezza dell’approvvigionamento delle materie prime critiche, quale elemento fondamentale per lo sviluppo e la competitività del nostro sistema economico e del benessere dei cittadini”. E’ quanto chiede una mozione presentata dal senatore del Pd Andrea Martella, componente della commissione Industria, commercio, turismo e agricoltura, sottoscritta da oltre 20 colleghi del gruppo.
“Il raggiungimento degli obiettivi di transizione verde e digitale dell’Unione europea – spiegano i senatori nella mozione – sanciti dall’approvazione del Next Generation EU nonché da atti in fase di approvazione quali il Net Zero Industry Act, necessita di una strategia efficace, sostenuta da tutti gli stati membri, di approvvigionamento delle materie prime critiche e strategiche, quali ad esempio il litio, il nichel, il tungsteno, le terre rare che hanno un ruolo sempre più fondamentale nell’economia, emerso in tutta evidenza a seguito della ‘crisi da approvvigionamento’ causate prima dalla pandemia e dalla ripresa e poi dall’invasione dell’Ucraina”.
“Secondo il rapporto finale della Commissione europea sulle materie prime critiche del 2023 – aggiungono – alcuni paesi raggiungono o quasi il monopolio dell’estrazione o della trasformazione a livello globale per molte di esse, soggette a fluttuazioni repentine dei prezzi. Per questo la nuova strategia industriale per l’Europa propone l’avvio di un’alleanza industriale per le materie prime, mentre la comunicazione 474 del 2020 stabilisce infine che l’Unione europea potrà sfruttare lo strumento dei partenariati strategici con paesi terzi ricchi di materie prime critiche. Per tutto questo chiediamo al governo di sostenere presso le istituzioni europee ed internazionali tutte le iniziative necessarie per contrastare i rischi dell’approvvigionamento delle materie prime critiche, tenendo conto di tutto il prezioso lavoro svolto fin qui dalla Commissione europea”.
“Chiediamo di attivare – continuano -, sia nell’ambito degli strumenti di politica estera comune quali i partenariati strategici, sia unilateralmente, tutte le iniziative diplomatiche necessarie al fine di raggiungere o facilitare accordi sull’approvvigionamento e di sostenere tutte le politiche per il riciclo dei rifiuti contenenti le materie prime necessarie alla transizione ecologica e digitale. E’ inoltre indispensabile che l’Italia sostenga tutti gli sforzi dell’Ue e che si ponga in modo costruttivo e ambizioso nell’ambito dei negoziati intergovernativi. Il nostro Paese deve inoltre valutare l’opportunità di avviare attività estrattive delle materie prime rilevanti nei punti in cui sono presenti sul nostro territorio”.