“Quel che sta accadendo a Lampedusa è l’ennesimo fallimento delle politiche migratorie. La destra fa il pieno di ipocrisia: propone un ridicolo ‘piano Mattei’ per poterlo urlare in TV e poi vota contro al Parlamento Europeo a tutto ciò che riguarda Cooperazione e sostegno allo sviluppo. Servono nuove regole, il superamento di ‘Dublino’ e canali d’ingresso legali.
Cioè strumenti attraverso i quali le persone possano arrivare legalmente con un permesso temporaneo o un visto in tasca per la ricerca del lavoro. Serve un investimento verso l’immigrazione legale superando la Bossi-Fini. Il governo Meloni non ricerca la cooperazione tra gli Stati e va a braccetto con Orban, è il contrario di quel che serve.
Anche l’Europa si è mostrata impacciata, incerta, contraddittoria poiché segnata dagli interessi di singole nazioni. In attesa di cambiare le regole si devono salvare le persone ed evitare che alcuni luoghi continuino a essere gli hub d’Europa. Serve una missione europea di soccorso, una Mare Nostrum europea per salvare le persone e cominciare da lì la redistribuzione, canali d’accesso legali, corridoi umanitari, accoglienza diffusa, sostegno ai Comuni, un piano nazionale per l’integrazione e la formazione, l’inserimento nel mercato del lavoro, progetti per i minori non accompagnati.
La destra non vuole governare l’immigrazione poiché vuole che lo spettro dello straniero sia sempre presente. In Italia va fatto quello che l’Italia periodicamente chiede in Europa: tutto il territorio deve gestire una piccola parte della responsabilità di accogliere. Di questo, come Partito Democratico, ci stiamo occupando e ci occuperemo sapendo che il tempo è poco e il sentiero stretto. Ma sapendo che chi non ci prova è complice della disumanizzazione e dell’esasperazione dei conflitti. Specie nei quartieri e nei contesti più popolari.”
Così Pierfrancesco Majorino, responsabile nazionale della segreteria PD sulle politiche migratorie, in un post su Facebook dopo la sua visita a Lampedusa.