Nella riunione sulla situazione dell’acciaieria di Piombino che si è svolta oggi pomeriggio con il senatore Antonio Misiani, membro della Segreteria nazionale PD e responsabile economia e imprese, alla presenza dei parlamentari Laura Boldrini, Emiliano Fossi e Marco Simiani, del consigliere regionale Gianni Anselmi e dei rappresentanti locali del partito, è stata riaffermata la solidarietà e il sostegno alle iniziative di lotta che i sindacati stanno promuovendo contro l’immobilismo dell’azienda. Il PD continuerà a sollecitare il governo a occuparsi di Piombino, come già fatto con le iniziative parlamentari promosse nei mesi scorsi.
Sono passati ormai più di cinque anni dall’acquisizione da parte di JSW delle acciaierie di Piombino senza che nessuno degli impegni di re industrializzazione del sito toscano, previsti dall’accordo di programma del 2018, si sia realizzato.
Per questo, le lavoratrici e i lavoratori delle acciaierie considerano ormai questo imprenditore non affidabile. A Piombino non c’è più tempo da perdere: servono fatti, non annunci e business plan cambiati ogni sei mesi. Da dieci anni 1.650 persone vivono con poco lavoro e molta cassa integrazione.
Serve un impegno coerente da parte delle istituzioni per restituire un futuro di dignità a questi lavoratori e alle loro famiglie.
Serve un progetto credibile, frutto della collaborazione tra pubblico e privato, per garantire una prospettiva industriale al territorio, che non può prescindere dalla produzione di acciaio ma che deve tenere conto della transizione ecologica e della bonifica delle aree non più necessarie alla siderurgia, che vanno restituite alla città in funzione degli obiettivi di diversificazione economica che Piombino e il territorio della Val di Cornia stanno perseguendo.
Servono nuove politiche pubbliche per le aree demaniali dello Stato e del demanio marittimo, che non possono essere più lasciate unicamente alla gestione privata ma che devono diventare parte di un progetto pubblico di ricostruzione del sistema economico territoriale.
Per queste ragioni domani il Partito Democratico sarà in piazza con le lavoratrici e i lavoratori e i parlamentari del PD nelle prossime settimane chiederanno di partecipare a tutti gli incontri che si svolgeranno presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza delle forze sociali.
Il futuro di Piombino non riguarda solo quel territorio: è una questione nazionale e come tale va affrontata.