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I Tg informino sull’arresto dell’esponente di FdI a Palermo

“Noi siamo garantisti sempre e siamo certi che i componenti di Fdi della commissione di vigilanza Rai, così come i capigruppo Foti e Malan, interverranno oggi per chiedere con forza ai telegiornali del servizio pubblico di non nascondere le notizie e fare informazione sul caso dell’esponente del loro partito arrestato per mafia e voto di scambio”. Lo affermano i componenti del Pd in commissione di Vigilanza Rai. “La coerenza prima di tutto – aggiungono – visto che sono stati proprio loro nei giorni scorsi ad annunciare una fantomatica ‘nuova governance della Rai e dei tg dove le notizie non si silenziano e si danno nel rispetto del pluralismo e del diritto di cronaca’. Siamo certi che questo avverrà oggi”.

La vicenda è tutta qua, intreccia l’utilizzo politico dell’informazione pubblica, l’ambizione di controllo del governo, l’applicazione di differenti standard a seconda dei protagonisti di ugualmente inaccettabili vicende giudiziarie. E accade quando arriva in Commissione vigilanza Rai il progetto di modifica della par condicio elettorale proposta da FdI. Qurello che Francesco Filini, il deputato di maggior fiducia del plenipotenziario della comunicazione di Palazzo Chigi e di Fratelli d’Italia Fazzolari, chiede è essenzialmente una zona franca per ministri e sottosgretari, e chiaramente Meloni, in merito alle attività di governo. Tradotto, uno spazio di propaganda illimitato e non soggetto a regole. E dopo che lo scorso sabato, il Tg1 delle 20, seguito dal Tg2, con due guerre in corso, decide di dedicare l’apertura a delegittimare e attaccare il Parito democratico.

“Sono prive di ogni fondamento le notizie apparse su alcuni organi di stampa secondo le quali il Pd avrebbe deciso o minacciato un “Aventino” nei confronti dei Tg Rai. Al netto del riferimento storico irrispettoso, nessuno ha mai detto o pensato una cosa del genere. Prova ne sia che nella giornata di ieri, lunedì, i telegiornali della Rai hanno visto la presenza del Presidente del partito”, fa sapere l’Ufficio stampa del Partito democratico. “Altra cosa – continua la nota -, e questa sì è reale, è invece il giudizio sul modo inaccettabile e palesemente di parte col quale l’informazione Rai, quantomeno una parte significativa di essa, tratta il Pd nei propri servizi. Dopo il quadro inquietante che emerge dall’operazione della DDA a Palermo, che ha portato all’arresto di un esponente di FDI, i Tg della Rai hanno l’occasione per ritornare a dimostrare imparzialità dando la giusta e analoga rilevanza ai fatti. Ci si aspetta che lo facciano”.

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