“La legge Città 30 concretizza una visione che non mette al centro le automobili, ma le persone, la loro sicurezza, la salubrità dei luoghi, e va in una direzione a cui Bologna sta lavorando da molto tempo, non da ieri”. Sono le parole di Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030 nella segreteria nazionale del PD, ospite del Filo diretto trasmesso sulla piattaforma web partitodemocatico.it. “Si tratta di uno schema, non nuovo in Italia e all’estero, che gli stessi cittadini hanno dimostrato di apprezzare pienamente, a larga maggioranza, appena iniziano a goderne i benefici”.
“In città si è riusciti a fare qualcosa gradualmente, senza tifoserie e con pragmatismo, ascolto e partecipazione, ma, visto che siamo sotto elezioni – evidenzia l’esponente dem – arriva sempre qualcuno che vuole distruggere quanto di buono è stato costruito. È una questione di civiltà, la città del domani è una città più efficiente e più sicura. Ricordiamo – aggiunge l’ecologista, esperta di sostenibilità ambientale – che essere investiti da un’auto che va a 50 km/h equivale a cadere dal terzo o quarto piano di un palazzo e la possibilità di salvarsi è una su dieci , mentre a 30 km/h le chance di sopravvivenza diventano ben otto su dieci”.
“Quali sono le priorità di questo Paese? Gli incidenti stradali nelle città sono la prima causa legata alla mortalità giovanile , il 70% degli incidenti avviene in città e la velocità è la prima causa degli incidenti mortali in ambito urbano, per cui la Città 30 è determinante per la sicurezza delle nostre strade. La vita di un giovane – conclude – è di destra o di sinistra? Chi fa polemica, Salvini in primis, dovrebbe rispondere a questa domanda”.
Roma, 1 febbraio 2024