“Cinque mila detenuti non hanno completato l’obbligo scolastico e 845 sono analfabeti: sono dati impressionanti che non possono lasciare le istituzioni indifferenti. Il diritto all’istruzione, così come sancito dall’articolo 34 della Costituzione, svolge un ruolo centrale nella promozione della dignità umana e uno degli strumenti più potenti ai fini del riscatto e della riabilitazione sociale”.
Lo dichiara in una nota, Irene Manzi, responsabile scuola del Pd.
“C’e’ un doppio tema che emerge con forza; la dispersione scolastica incide profondamente sulla costruzione del progetto di vita, i giovani che lasciano la scuola precocemente sono più vulnerabili e la criminalità, , in alcuni casi, può essere percepita come risposta sociale. Nel frattempo, nelle carceri – che non sono solo luoghi di pena ma anche di rieducazione – va garantito il diritto all’istruzione. Questo Paese soffre di un gravissimo deficit di investimenti in sapere e conoscenza che sta producendo danni irreparabili anche in termini di crescita. Spendiamo poco e male e ora rischiamo di perdere l’occasione offerta dal Pnrr. Va aperta una riflessione seria nel Paese perché ci troviamo di fronte a una disattenzione economica e culturale che sta determinando una vera e propria emergenza nazionale”, conclude la responsabile scuola del Pd.