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Balneari, Misiani: “Il governo prende in giro imprese e turisti. L’eterno rinvio genera incertezza tra gli operatori”

Sulle concessioni balneari la destra sta prendendo in giro tutti: i cittadini e le imprese del settore. L’arrivo della comunicazione di procedura d’infrazione dalla UE chiarisce l’ennesimo tentativo di aggirare la questione da parte del governo Meloni. Dopo una procedura d’infrazione europea e una sentenza definitiva del Consiglio di Stato la questione Bolkestein andava affrontata e risolta emanando i decreti attuativi della legge sulla concorrenza e individuando i criteri per la definizione dei bandi.
 
Al contrario, il governo ha persino ventilato l’insostenibile e surreale ipotesi di proporre all’UE di mettere a bando nuove concessioni per coste, aree marine e spiagge libere. Pensando di lucrare consenso, in realtà il governo affossa e lascia l’intero comparto del turismo balneare senza prospettive, senza certezze, senza norme che indirizzino verso la riqualificazione ambientale, verso progetti integrati e di riqualificazione delle coste e delle spiagge, senza sostenere la programmazione dei territori che vanno in quella direzione. È un modo irresponsabile e demagogico di governare, che cercando scappatoie per rinviare all’infinito le decisioni finisce per colpire un settore fondamentale della nostra economia e penalizzare milioni di turisti che usufruiscono delle spiagge italiane”.
 
Lo dichiara Antonio Misiani, responsabile economico del Pd

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