“Ventitre anni fa ho creato questa associazione che si chiama ‘Avvocato di strada’, che è un’organizzazione di volontariato che si occupa della tutela giuridica, gratuita e organizzata per tutte le persone senza dimora, cioè per chi vive in strada, in stazione, nei dormitori. Persone che sono diventate povere e che hanno diritti però, come tutti quanti noi. Siamo partiti in due, un bel po’ di tempo fa ormai con questa idea: si può dedicare qualche ora del proprio tempo libero al volontariato e lo si può fare anche utilizzando la propria professione”. Si presenta così Antonio Mumolo, candidato nel collegio Nord Est in un’intervista a ‘Personale è Politico’, il format del PD per presentare le candidate e i candidati alle Europee dell’8 e 9 giugno, pubblicata sul sito del Partito Democratico.
“Siamo presenti in tutte le regioni italiane. Abbiamo aperto – racconta Mumolo – ad oggi oltre 47mila pratiche. Siamo diventati oltre mille avvocati volontari, praticamente oggi siamo diventati lo studio legale più grande d’Italia”. “E siamo anche -aggiunge – lo studio legale in Italia che fattura di meno. Praticamente niente, perché è attività di volontariato”.
Tra le vittorie politiche condivide: “Sono stato relatore e proponente della prima legge regionale in Italia per dare un medico di base alle persone senza dimora, cioè alle persone che erano così povere da finire in strada”. “Questa legge è stata approvata all’unanimità in Emilia-Romagna, poi è stata approvata all’unanimità in altre quattro regioni e adesso è diventata, grazie all’onorevole Marco Furfaro, una legge nazionale presentata alla Camera, in questo momento in discussione in Commissione Sanità della Camera. Se venisse approvata 100mila persone, finite in strada perché diventate povere, avrebbero almeno un medico e vedrebbero garantito il loro diritto alla salute”.
L’impegno in Europa per Mumolo sarà quello della tutela dei diritti: dalla parte dei consumatori, dei poveri, per la legalità attraverso azioni concrete come il reddito di cittadinanza europeo: “Io ho dedicato la mia vita alla tutela delle persone più deboli”. Ed esorta i diciottenni che votano la prima volta: “Prendetevi il mondo, gli direi. Prendetevi il mondo e fatelo con lo strumento più potente che c’è che è il voto”. “L’Europa è il nostro futuro”, conclude.