spot_img
spot_img
HomeArchivioReferendum autonomia, Martina: «Siamo...

Referendum autonomia, Martina: «Siamo alla propaganda politica, inutile spreco di soldi pubblici»

Lombardo di Calcinate, provincia di Bergamo, e ormai sempre più uomo forte del Pd in Lombardia, Maurizio Martina, è ministro anche con il governo Gentiloni delle Politiche agricole. Renziano di ferro, ha stretto con l’ex premier un’alleanza per le primarie dem del 30 aprile che lo sta portando in giro per l’Italia da settimane. È stato lui il primo a intervenire dopo che le agenzie avevano battuto la notizia dell’imminente annuncio del referendum, in Lombardia cui dovrebbe seguire oggi quello del Veneto, altra Regione a caccia di poteri speciali.

 

Ministro Martina, l’iniziativa del governatore Maroni valetta solo in chiave politica o apre una riflessione più ampia sulle Regioni più forti economicamente del Paese?

«Se una regione come la Lombardia vuole proporsi per la gestione di ulteriori materie delegate dallo Stato può farlo seguendo la Costituzione e le leggi. Anziché spendere quasi 50 milioni di euro dei cittadini, come vorrebbe fare, per organizzare un referendum regionale consultivo Maroni chieda al governo l’apertura di un confronto nel merito. Mi pare invece che prevalga purtroppo l’uso strumentale del tema».

 

Già, ma come pensa che reagiranno gli elettori Pd? Non c’è per voi un rischio di deriva populista che può isolarvi?

«Credo che i cittadini la pensino proprio come noi. Perché una regione deve spendere milioni di euro per un referendum senza efficacia se può raggiungere lo stesso obiettivo conia richiesta al governo di aprire un confronto subito?».

 

La bocciatura del referendum costituzionale del 4 dicembre ha rimesso in discussione molte cose: qual è secondo lei il futuro delle Regioni? Hanno ancora un senso gli statuti speciali?

«Da sempre credo che regioni ben governate siano importanti e spesso decisive per lo sviluppo dei diversi territori. In generale penso che l’ intera architettura dei poteri pubblici statuali vada riorganizzata per essere più efficace e funzionale».

 

Non sente puzza di secessionismo in questa ed altre iniziative non solo leghiste?

«Referendum costosi e inefficaci come quelli proposti temo rispondendo solo ad una logica di propaganda politica e basta».

 

Il governatore Maroni è stato di recente a Napoli e ha incontrato il suo omologo campano, De Luca per spiegargli il modello Lombardia sul piano gestionale e i suoi indubbi successi. Che ne pensa?

«Se le Regioni si scambiano esperienze di gestione e buone pratiche amministrative può essere sempre utile e interessante».

 

Ma secondo lei ha ancora un senso parlare di federalismo anche fiscale in Italia oggi o si tratta di un capitolo della storia repubblicana ormai chiuso per sempre?

«Ha senso ridisegnare il sistema per renderlo più efficace di fronte ai bisogni dei cittadini. Ha senso parlare di costi e prestazioni standard e di riorganizzazione delle competenze. In questo sforzo gli Enti locali, i comuni in primis, rimangono essenziali secondo me».

 

Parliamo di primarie: mancano meno di dieci giorni alle primarie del Partito democratico dove lei si presenta in ticket con Matteo Renzi. Quanta affluenza prevedete per il 30 aprile?

«Io chiedo a tutti gli elettori democratici di andare a votare. Sono certo che il popolo del Pd risponderà, come ha sempre fatto, con forza. Possiamo rafforzare il nostro progetto a partire proprio dal massimo coinvolgimento possibile di tante e tanti».

 

Ma cosa accadrà dopo le primarie?

«Sono certo che le primarie del 30 aprile ci consegneranno un Partito democratico più forte e unito. Dopo le primarie tutti insieme dovremo promuovere la nostra idea di paese a partire da alcune priorità essenziali. Io dico innanzitutto lavoro, giovani, mezzogiorno. E poi cambiare il PD e migliorarlo al centro come nei territori. Dovremo essere sempre di più l’alternativa forte alle derive pericolose di Grillo e Salvini».

 

 

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img