“Toti avrebbe già dovuto dimettersi, sta tenendo anche la Liguria ai domiciliari”. Lo dice in un’intervista a La Stampa, la segretaria del Pd, Elly Schlein, che oggi parteciperà a Genova alla manifestazione “Liguria, diritto al futuro“. “A destra – spiega Schlein – c’è un doppiopesismo terrificante, TeleMeloni ha parlato per settimane della Puglia e in Liguria, con un presidente arrestato da due mesi e accuse gravissime, i ministri diventano avvocati d’ufficio e attaccano la magistratura”.
Per i ”fatti di Bari, che la destra ha brutalmente politicizzato, – ricorda la segretaria dem – si sono scomodate le richieste di commissioni. Invece a Venezia, per indagini gravi che coinvolgono giunta e sindaco, non abbiamo sentito neanche una parola”. L’importanza della piazza di oggi ”è contenuta nel titolo “la Liguria ha diritto al suo futuro”, un futuro che va messo nelle mani dei liguri. È inaccettabile che una regione intera sia paralizzata dalle vicende giudiziarie che riguardano Toti, che dovrebbe anteporre l’interesse dei liguri a ogni altra valutazione”.
“Dinanzi ad accuse così gravi e a misure cautelari confermate poco tempo fa come i domiciliari, Toti – sottolinea la segretaria del Pd – si sarebbe già dovuto dimettere. In questo modo tiene anche la regione ai domiciliari. Non si può bloccare la Liguria per il tempo che servirà all’inchiesta, perché c’è una gigantesca questione di opportunità politica. E se la politica non è di esempio, abdica al suo ruolo. Questa situazione getta nell’incertezza le categorie economiche e rallenta cantieri e prospettive di sviluppo. La Liguria non merita tutto ciò“. “Da mesi – prosegue la segretaria del Pd – ci aspettiamo le dimissioni di Toti ma anche che Giorgia Meloni firmi la sospensione del presidente della Regione. Perché bloccano un atto dovuto? Stiamo superando ogni limite”.
In piazza oggi non ci saranno né Calenda né Italia Viva: “È una piazza aperta – replica Schlein – che guarda oltre e vuole allargarsi. Ci saremo io, Conte, Bonelli e Fratoianni, ci sarà una delegazione di Azione e sicuramente di altre forze politiche. Ma quella piazza è rivolta alla società , non tanto o non solo alla politica. Non basta un’alleanza politica per rompere il sistema di potere che ha messo su la destra, ma serve una convergenza con tutte le forze che vogliono sradicarlo. Non conta chi ci sarà sul palco, quanto chi ci sarà insieme a noi. Come Pd non mettiamo veti ma non abbiamo intenzione di subirne”.
All’orizzonte in Liguria ci sono le elezioni regionali, Andrea Orlando “si è messo a disposizione per un ragionamento unitario di coalizione. È certamente un profilo autorevole. Facciamo un passo alla volta, iniziando dalle priorità della Liguria”.”, dice la segretaria. E sulla fotografia che la vede abbracciata a Renzi durante la partita tra nazionale cantanti e nazionale politici commenta: “Mi ha fatto un assist, che poi ho ricambiato. Ma purtroppo mi hanno annullato il gol. È stato bello stare insieme, al di là degli schieramenti, per solidarietà . Lo sport unisce”.