“Il Pd si mobilita per difendere la libertà di stampa e il valore di un sevizio pubblico che sia davvero libero e plurale e che non può essere a servizio del governo di turno e della sua propaganda. Faremo un sit in alla Rai per difendere il pluralismo dell’informazione e la qualità dell’informazione che è un diritto inalienabile di ogni cittadino. Si è oltrepassato il segno”. La segretaria Elly Schlein, chiudendo l’evento a Cassino “l’Europa che vogliamo” lancia un sit-in di protesta per il prossimo 7 febbraio. Perché la Rai è servizio pubblico, e non è tollerabile che cittadine e cittadini siano costretti a rinunciare a un’informazione corretta, per esigenze di propaganda governativa manipolatoria e che propugna informazioni false.
“Mi hanno segnalato — ha continuato Schlein — un titolo di ieri nella tv pubblica che diceva: ‘Mille euro in più per gli anziani, si voterà l’8 e il 9 giugno’. È un titolo incredibile. Non solo perché nella prima parte crea un’illusione per le persone non autosufficienti. Raccontano con propaganda come se a 14 milioni di anziani arrivassero mille euro invece è sperimentazione che partirà tra un anno e riguarda 25 mila persone. La propaganda sulla pelle delle persone fragili. Io ho definito Meloni regina dell’austerità sulla sanità , ma per come hanno ridotto l’informazione pubblica, Meloni si è ridotta a ‘regina delle televendite‘, forse ispirandosi a Wanna Marchi”.
Questo mentre la presidente del Consiglio e i suoi sodali instancabilmente attaccano pubblicamente e sistematicamente tutte le voci critiche, e libere.
“La Rai non può essere tele Meloni”, sottolinea la segretaria dem. “Noi ci vogliamo mobilitare sulla libertà di informazione. Chiederò a tutti, anche alle altre forze politiche di opposizione e sociali, di partecipare. Vi aspettiamo tutti davanti alla Rai”.
”L’operazione di disinformazione messa in campo da alcune trasmissioni RAI sugli incentivi agli anziani non autosufficienti è purtroppo solo l’ultimo episodio ma gravissimo perché si sono veicolate bugie e falsità . La propaganda di governo non può diventare il modo di informare i cittadini italiani”. Lo scrive la senatrice dem Annamaria Furlan, membro della Commissione di vigilanza Rai, che aggiunge: “Giusta la mobilitazione voluta dal Partito Democratico per chiedere di fermare la deriva verso ‘TeleMeloni’ e ridare dignità e professionalità alla nostra azienda pubblica televisiva. Il sit in del 7 febbraio in piazza Mazzini è solo il primo passo, serve una riforma che metta in sicurezza il servizio pubblico, restituisca valore alla professionalità e alle competenze e consenta di non trasformare la RAI nel canale dei fan meloniani”.