“E’ una riforma piena di contraddizioni. L’inappellabilità delle sentenze di assoluzione ha profili di incostituzionalità ; la previsione che sulla custodia cautelare decida un collegio è irrealistica e infatti la sua entrata in vigore è prevista fra due anni e metterà in grande difficoltà i piccoli tribunali; il contraddittorio anticipato prima dell’adozione di misure cautelari appare di difficile attuazione”, inizia così Debora Serracchiani, responsabile giustizia Pd, la sua intervista al Corriere, parlando della riforma Nordio.
Sul tema delle intercettazioni Serracchiani spiega: “Le riforme degli ultimi anni hanno già fortemente ridotto la diffusione delle intercettazioni. Resta il dubbio che questa ulteriore previsione freni, più che la diffusione, il diritto di cronaca e di informazione”.
Serracchiani illustra le proposte del PD sull’abuso di ufficio: “Nel 2020 abbiamo voluto un intervento che ha profondamente modificato l’abuso d’ufficio con effetti già visibili (meno rinvii a giudizio, più archiviazioni, meno condanne). Non ci siamo fermati a questo e da mesi incalziamo il governo sulle proposte di modifica del Testo unico degli Enti locali per rivedere complessivamente la responsabilità degli amministratori e modificare la legge Severino”, e chiude “La nostra opposizione sarà come sempre nel merito. Auspichiamo che il ministro ascolti alcuni dei nostri suggerimenti”.
Intervista integrale sul Corriere