La fotografia è questa, ed è impietosa. La benzina al self service è a 1,911 euro al litro, il prezzo massimo da sei mesi, dallo scorso 19 ottobre. Il prezzo medio del diesel self è 1,811 euro al litro. Sono i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, aggiornati alle 8 del 7 aprile ed elaborati da Quotidiano Energia.
Sul servito, la benzina arriva a un prezzo medio di 2,048 euro al litro, il diesel a 1.951 euro al litro, mentre il Gpl oscilla tra 0,723 e 0,741 euro al litro, e il metano auto va da 1,308 a 1,414 euro al kg . Non male per chi sembrava pronta a ingaggiare una crociata contro le accise.
“La benzina ai massimi da sei mesi, al self è a 1,911 euro al litro. Una cosa del genere non si era mai vista. Attendiamo con ansia il video della Meloni indignata. Sicuramente meno arrabbiata di quelli che avevano creduto nelle sue promesse elettorali. Presidente, a quando il taglio delle accise?”, chiede il capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, Vinicio Peluffo. “La maggioranza -aggiunge Peluffo – aveva fortemente voluto un decreto sul prezzo medio regionale con relativo cartello che si è rivelato inutile ed è stato bocciato anche dal consiglio di stato. Ora cosa intendono fare?”.
La domanda è quella che si pongono tutte e tutti, soprattutto considerando quanto pesa questo balzo in avanti dei carburanti, valutato da Codacons in oltre 7 euro in più a pieno da inizio anno. Per un totale di 176 euro annui in più ad automobilista, ipotizzando due pieni al mese. Il rischio, lancia l’allarme l’Unione nazionale dei consumatori, è quello di “riaccendere ulteriormente l’inflazione che già a marzo è schizzata all’1,3%, dal +0,8% di febbraio”. La risposta, ancora una volta, sembra disattendere l’ennesima promessa elettorale.