“Continuano ad arrivare segnalazioni drammatiche da parte dei consumatori, che si ritrovano per le mani bollette gas impazzite. Oggi anche il dataroom del Corriere della Sera, di Milena Gabanelli, si occupa di questa mannaia che sta crollando sulle tasche di consumatori e consumatrici”. Lo scrive in una nota Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030 nella segreteria nazionale Pd.
Aumenti del 200-300-400%, denuncia Gabanelli, comunicati come se si trattasse della promozione pubblicitaria di un prodotto qualsiasi. Una pratica consentita, che negli ultimi anni è diventata ricorrente, e soprattutto, preoccupante, andando a incidere pesantemente sui bilanci famigliari. Il dataroom del Corsera ricorda: “tutti i fornitori di luce e gas hanno il diritto di cambiare il prezzo della nostra bolletta quando vogliono, con una decisione unilaterale e un preavviso di 3 mesi”. I consumatori devono esserne informati, e hanno la facoltà di retrocedere dal contratto entro una tal data. Questo lo schema generale, su cui il governo Draghi era intervenuto attraverso il “decreto Aiuti bis” bloccando la possibilità di modifica unilaterale delle condizioni. Ora, il decreto Draghi è scaduto, “dal gennaio 2024 per il gas è scomparso il servizio di tutela, ad eccezione dei vulnerabili e c’è solo il libero mercato”.
Il governo si è rifiutato di fermare la fine del servizio di maggior tutela
“Il Governo, continua Annalisa Corrado, che ha sempre negato l’allarme, si è rifiutato prima di fare l’unica cosa da fare: fermare la fine del servizio di maggior tutela, lasciando del tutto inascoltata la nostra voce. Le rassicurazioni di un mercato libero che avrebbe dovuto portare magicamente concorrenza si scontra con l’evidenza. Tutto questo è una responsabilità diretta del Governo. Adesso le conseguenze di quell’immobilismo, come avevamo purtroppo segnalato e previsto, si manifestano in tutta la loro catastrofica rilevanza: la ‘tassa Meloni’. Il concetto è chiaro, e vale per mille altri fronti: mettere la testa sotto la sabbia quando tutto crolla non è mai una buona idea”, conclude Corrado.
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