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Premierato, la bocciatura del Pd: “Opposizione netta, forte e motivata”

La destra ha sempre sognato una modello di maggiore concentrazione dei poteri in mano al capo. L’Italia l’ha già provato e non è andata bene, non è la strada per migliorare la qualità di vita delle persone”. Usa queste parole la segretaria del Pd Elly Schlein, nel corso di una conferenza stampa convocata in Senato per fare il punto su premierato e riforme costituzionali, per attaccare il disegno della destra su un tema così delicato e spinoso.

Alla conferenza stampa, oltre a Elly Schlein, sono intervenuti il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, la presidente del gruppo dem a Montecitorio Chiara Braga, il responsabile per le Riforme del Pd Alessandro Alfieri e i componenti dem delle commissioni Affari costituzionali di Senato e Camera.

“L’elezione diretta del premier indebolisce il Parlamento e marginalizza il presidente della Repubblica”. Elly Schlein boccia senza appello la riforma del centrodestra. “Se il premierato non esiste in nessun altro paese nel mondo c’è un motivo: non è perché questo governo si è svegliato più furbo degli altri, ma perché scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato, un danno per i cittadini. Si tratta di una riforma pericolosa e anche furbissima. Giorgia Meloni dice: ‘Ma come? Decidete voi!’. Dobbiamo spiegare che dietro a quel ‘decidete voi’ c’è un gigantesco ‘decido io per voi per 5 anni in modo inappellabile'”.

La democrazia non è la libertà ogni 5 anni di andare a votare ed acclamare un capo. Non mi stupisce che nel governo ci sia un ministro che crede che l’elezione in Russia sia stata libera e democratica. Non è questa la democrazia”. Per tutte queste ragioni, l’opposizione del Pd al premierato è “netta, forte e motivata“.

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