Il presidente dell’Emilia Romagna e dell’Assemblea nazionale PD, Stefano Bonaccini, in una intervista al “Corriere della Sera” commenta il taglio alle risorse del Pnrr: “Nella proposta del governo mancano all’appello 16 miliardi. E’ un fatto. Che poi riescano a trovare coperture diverse è un altro conto. Ma oggi quei soldi non ci sono”.
“Basta leggere – aggiunge – il documento redatto dallo stesso governo. A seconda dei casi si parla della prossima programmazione del Fondo di sviluppo e coesione, dei fondi europei, del fondo investimenti della sanità o genericamente di fondi nazionali. Ma nessuna di queste è una copertura finanziaria certa, nella migliore delle ipotesi si tratta di buone intenzioni”.
Il governatore osserva inoltre che “già alla terza rata abbiamo accumulato ritardi e problemi, mentre la quarta è di là da venire. E non siamo neanche a metà del guado. E a questo punto contano solo gli atti e i fatti concreti, non le parole”.
Preoccupa che siano a rischio i fondi per il contrasto al dissesto idrogeologico, vista l’alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna: “Sono molto preoccupato, perché il Paese sta affrontando un’emergenza continua. Non posso però non apprezzare che Fitto abbia inserito nel documento un’attenzione specifica per i territori dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione di maggio. Noi siamo pronti ad avanzare proposte concrete, per spendere senza ritardi le risorse del Pnrr. Ci mettano in condizioni di farlo”.
La segretaria dem Elly Schlein dice alla premier Meloni ‘se smettete di tagliare noi ci siamo’: “Il Pnrr non è di una parte politica, ma di tutto il Paese, che ha ricevuto queste risorse dall’Europa per sostenere investimenti e lavoro nella transizione energetica e digitale, per creare i servizi dove mancano, per colmare i divari del Sud ma anche delle aree interne. Rinunciare a queste risorse – conclude Bonaccini – sarebbe imperdonabile”.