Sintesi dell’intervista di Matteo Marcelli su Avvenire
“Nonostante siano passati giorni dalla tragedia, Piantedosi non ha fatto chiarezza sulla catena decisionale e non ha neanche chiarito perché, nonostante ci siano state almeno tre occasioni per farlo, non sia stata attivata una procedura di ricerca e salvataggio. È chiaro che c’è stato un errore”.
“La ricostruzione del ministro è stata abbastanza contraddittoria: nel momento in cui al posto di una procedura di ricerca e salvataggio, se ne apre una di polizia e si fa uscire in mare la Gdf (che non ha i mezzi della Guardia costiera); poi la stessa non è in grado di raggiungere il barcone ed è costretta a tornare indietro e a quel punto non si attivano i soccorsi lasciando un barcone alla deriva, è ovvio che si compie una scelta sbagliata, le responsabilità le chiarirà la magistratura”.
“C’è una campagna politica da parte del governo di criminalizzazione delle operazioni di salvataggio e si tende a considerare chi opera per salvare vite umane come l’extrema ratio”.
“Siamo di fronte a un errore che ha comportato una tragedia. Non so cos’altro serva per chiedere le dimissioni di un ministro. Credo, anzi, che sarebbe opportuno valutare la presentazione di una mozione sfiducia”.
“Una vicenda così drammatica è stata gestita dal governo con assai poco dialogo e umanità. Abbiamo bisogno di ripristinare una missione di salvataggio europea e di aprire canali legali per chi ne ha diritto”.
Intervista integrale su Avvenire