“L’Italia è l’ultimo Paese fondatore UE e uno degli ultimi Paesi occidentali senza una legge contro i crimini d’odio basati sull’orientamento sessuale o l’identità di genere delle vittime, un ritardo di decenni che pesa sulla vita e sulla pelle della cittadinanza lgtbtgiat”. Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd, lo ricorda nella Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransofobia.
“Il governo Meloni – continua Zan – la stessa destra che nell’ottobre 2021 ha esultato in Senato come allo stadio per aver affossato il dl Zan, ha sdoganato un linguaggio d’odio dalle istituzioni che arma mani violente nella società e ha messo in campo una vera e propria crociata contro le famiglie arcobaleno, trascinando in tribunale genitori come fossero criminali per distruggere quelle stesse famiglie. Per questo sono vergognosi, inopportuni e ipocriti post comparsi oggi sui canali ufficiali di Ministeri, come quello dell’istruzione, per celebrare questa giornata. Ministero guidato da Valditara, che cerca in ogni modo di cancellare le carriere alias nelle scuole, ledendo la dignità di tante giovani persone trans, che blatera di propaganda gender per generare paura e stigma nei genitori, alimentando violenza e discriminazione. Questa destra, in questa giornata, si conferma vigliacca: cerca di nascondere dietro una pennellata di rainbow-washing tutta l’omotransfobia che sta dilagando anche nelle istituzioni. Vergogna”.
L’amore non può fare paura. Nella Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransofobia lo diciamo con ancora più forza: serve una legge contro i crimini d’odio, perché non ci sono vie di mezzo, o lo Stato sta dalla parte delle vittime, o sta dalla parte degli aggressori.
La destra sta sdoganando un linguaggio d’odio dalle istituzioni che genera violenza nella società, come sta attaccando le famiglie arcobaleno in modo sistematico.
Difendere i diritti, la dignità e le vite delle persone lgbtqia+ significa anche difendere la nostra Costituzione.
Noi ci siamo.