“La tornata di nomine si è risolta in una mera operazione di potere all’interno della maggioranza, con scelte discutibili e lasciando totalmente ai margini un punto fondamentale: in relazione a quali missioni strategiche per il Paese sono stati indicati i vertici delle società a partecipazione pubblica. Questo è un tema su cui è necessario discutere e confrontarsi in Parlamento, perché altrimenti il rito delle nomine si esaurisce in un regolamento dei rapporti di forza nella maggioranza, senza alcuna connessione con i grandi obiettivi per il Paese, dall’attuazione del PNRR alla doppia transizione ecologica e digitale per il quale il ruolo delle grandi società partecipate è assolutamente cruciale”.
Così in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria Nazionale del Partito democratico.