“Si sta creando un fronte democratico di lavoratori, forze politiche di opposizione e sindaci. Io sarò nelle piazze sindacali, spero con gli altri primi cittadini per avere piazze non solo di protesta contro le misure sul lavoro del governo, ma di proposte”, inizia così Dario Nardella, il sindaco dem di Firenze, la sua intervista a la Repubblica e aggiunge: “Si tratta di un dato politico e sociale molto importante: lavoratori, forze politiche di opposizione e sindaci uniti. Può diventare un elemento di grande forza se si mette in campo un ‘contropiano’ rispetto alle iniziative del governo. L’esecutivo di Giorgia Meloni con il decreto lavoro del Primo Maggio si è mostrato totalmente inadeguato”.
Nardella spiega: “Saranno piazze, non solo di protesta, ma di proposte: innanzitutto lanciare in alternativa alle politiche del governo, un piano casa, un piano nazionale per il lavoro, il salario minimo e un programma per la sicurezza sul lavoro. Tra gennaio e marzo di quest’anno ci sono stati196 morti sul lavoro, più del trimestre 2022”.
“L’emergenza casa è diventata insostenibile nelle nostre città a causa della combinazione di più fattori: l’aumento degli affitti e degli interessi sui mutui e la cancellazione da parte del governo di tutte le misure di sostegno sociale”.
Nardella chiude con alcune tra le richieste per l’esecutivo: “Chiediamo più strumenti per aiutare le famiglie in difficoltà. Voglio ricordare che nel 2023 le famiglie in povertà assoluta sono 2 milioni. E inoltre chiediamo più poteri a partire dalle politiche attive sul lavoro. Insisto poi sul salario minimo, per ridare dignità al lavoro”.
Intervista integrale su la Repubblica