“Quella dei condoni è una telenovela brutta e senza fine”. Così Antonio Misiani, responsabile economico della segreteria PD a La Stampa.
“Sono partiti con la dozzina di sanatorie previste nella scorsa legge di Bilancio e sono andati avanti anche dopo, con la delega fiscale e la rinuncia agli obiettivi di recupero dell’evasione del Pnrr. Devono ancora approvare la sanatoria per i commercianti non in regola con scontrini e fatture, e Salvini addirittura ne annuncia già un’altra sugli abusi edilizi che lui definisce piccoli” spiega in una intervista.
“La campagna elettorale della destra per le Europee è iniziata nel peggiore dei modi, con misure che strizzano tutti e due gli occhi ai furbi, con buona pace della stragrande maggioranza di cittadini onesti che rispettano le regole. Il governo Meloni – continua Misiani – è disperatamente a caccia di risorse e di consensi, si accontenta di incassare quattro soldi, compromettendo il gettito futuro, pur di chiudere i conti per la prossima manovra e raccattare qualche voto in più”.
Oggi la cabina di regia sul Pnrr con gli enti locali.
“Noi facciamo il tifo per l’Italia. Siamo contenti che la terza rata arrivi seppure con otto mesi di ritardo. Ma il punto ancora aperto è la mancanza di certezza per gli oltre 13 miliardi di progetti dei Comuni che il governo ha definanziato nella proposta di revisione presentata a Bruxelles”.
“Ad oggi, i sindaci non hanno alcuna garanzia di fondi sostitutivi. Ci sarà un unico effetto immediato: la paralisi di opere che potevano essere cantierate rapidamente. È l’ennesimo, grande pasticcio di questo governo” spiega il senatore.