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Maxisequestro Carrefour, Guerra: basta con gli appalti di mera manodopera

64,7 milioni di euro sequestrati per frode fiscale alla società GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, in una delle inchieste del pm di Milano Paolo Storari sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”. Un sistema attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”, già emerso in altre inchieste simili, come il caso Esselunga.

Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza firmato dal pm, prende le mosse da indagini sul  “fenomeno della somministrazione illecita di manodopera”, spiega in una nota il procuratore Marcello Viola. Gli accertamenti riguardano “una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale”, ossia GS, “del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera”. In particolare, riporta Ansa, ricostruendo “la ‘filiera della manodopera’, è stato rilevato che i rapporti di lavoro” con GS “sono stati ‘schermati’ da società ‘filtro’ che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società ‘serbatoio’), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.  Nel giugno dello scorso anno, tra l’altro, in una delle tante indagini di questo genere, erano stati sequestrati 48 milioni di euro ad Esselunga, dopo i casi che avevano riguardato, tra gli altri, Dhl, Gls, Uber, Brt e Geodis.

“Il sequestro disposto dalla Guardia di Finanza”, commenta la responsabile Lavoro della sgreteria del Pd, Cecilia Guerra, “mette in luce un copione ben noto: una società ricorre ad appalti di mera manodopera, con due finalità: comprimere i salari e le tutele dei lavoratori e portare a casa un rilevante guadagno fiscale (mancato versamento dell’Iva, indebite compensazioni e mancato versamento di contributi e ritenute). Un importante contrasto a questo fenomeno verrà dalla norma che come Pd, assieme alle altre opposizioni, siamo riusciti a fare approvare al decreto Pnrr per cui anche nella filiera degli appalti privati sarà obbligatorio applicare il trattamento economico e normativo previsto dai contratti dei sindacati e delle associazioni datoriali comparativamente più rappresentative. Un grazie alla Guardia di Finanza che affronta e risolve tanti casi come questo per le problematiche fiscali, ma è ora di arrivare a una diversa disciplina degli appalti, quella che avevo proposta in un emendamento bocciato da maggioranza e Governo. Considerare intermediazione illecita di manodopera l’appalto in cui i lavori vengono affidati a false imprese o false cooperative che si limitano a fornire manodopera ed eventualmente ad organizzarla con metodi da caporalato. L’emendamento è stato bocciato, il problema rimane”.

 

 

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