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Le priorità della destra sulla scuola è combattere i grembiuli verdi nel leccese

“Continua questa voglia spasmodica della destra di dover dire la propria- anche questa volta in modo sbagliato – dove non sarebbe proprio necessario”. È quanto scrive sui social Irene Manzi, responsabile nazionale Scuola del Partito democratico, che spiega: “Prendi la decisione di un istituto comprensivo della provincia di Lecce, approvata dal Collegio dei docenti, di cambiare il colore del grembiule dei propri alunni ed alunne per superare uno stereotipo di genere ormai abbastanza antiquato e promuovere una educazione più inclusiva”.

Con queste finalità il Collegio dei docenti dell’Istituto comprensivo di Salice Salentino-Guagnano, ha deciso di sostituire i tradizionali grembiuli azzurri e rosa con un unico verde a quadretti per tutte e tutti.

“Un obiettivo, sottolinea Manzi, che tutti e tutte dovrebbero avere a cuore quando si parla di scuola e di formazione delle generazioni più giovani. E invece di approvare una decisione frutto dell’autonomia dell’istituto, la destra – nazionale e locale – prende lo spunto per iniziare l’ennesima, inutile, crociata arrivando addirittura a sostenere che – sono le parole della Consigliera Nazionale di Parità che proprio al contrasto delle discriminazioni tra i generi sul mondo del lavoro dovrebbe ispirare il suo mandato- ‘compito delle scuole non è quello di ridurre le differenze di genere ma il loro compito specifico è quello di formare e istruire la prole’.

“Parole che purtroppo si commentano da sole e che meritano una sola risposta. Lasciate stare i bambini e le bambine, rispettate l’autonomia della scuola.E concentrate invece le energie nel dare strumenti e risorse alla scuola per affrontare la vera e propria emergenza culturale che sta togliendo al nostro Paese le basi per il futuro e che richiede – come ricordato pochi mesi fa anche dalla Garante Nazionale per l’infanzia e l’Adolescenza nella sua relazione annuale- un investimento convinto e motivato sulla cultura dell’educazione all’affettività, alla parità di genere e al rispetto dell’altro”.

Non sembra essere dello stesso avviso la Consigliera Nazionale di Parità scelta dalla ministra Calderone in accordo con la ministra Roccella. Malgrado la sua lunga esperienza in materia – 14 anni riporta la stampa – ai tempi della nomina, si rimarcava la sua parentela con Pio, il comico che fa coppia con Amedeo.

Su quella che dovrebbe essere “una scelta semplice”, “la destra pugliese e quella nazionale di governo”, hanno sottolineato in una nota Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione Affari sociali della Camera, e Claudio Stefanazzi, deputato dem e vicepresidente commissione parlamentare questioni regionali “hanno deciso di montare un caso, assurdo e deprimente”.

“In un Paese normale la scelta del colore dei grembiulini in un asilo nido non dovrebbe essere certo una notizia. Ma il nostro, evidentemente, non è un Paese ‘normale’, ma è un Paese dove – anzi – un ex generale si arroga il diritto di stabilire la differenza tra normalità e anormalità, in cui si piangono lacrime di coccodrillo per le vittime di violenze di genere, senza fare nulla per proporre percorsi educativi e didattici che contrastino quelle stesse violenze, e dove anche l’importanza e la bellezza di luoghi quali gli asili nido pubblici – dove questi esistono, considerati i tagli economici inferti in questi mesi al comparto educativo – vengono ‘sporcate’ da ridicoli sussulti identitari”, concludono i dem.

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