“Siamo di fronte alla deriva orbaniana del nostro Paese. Una deriva imposta dal governo Meloni che ha reso schiavo il Parlamento della volontà della maggioranza”. L’allarme contenuto nelle parole del capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia è di quelli da prendere molto seriamente. Ciò che sta succedendo in questi giorni e in queste ore ne è solo l’ennesima, drammatica conferma.
“Dopo più di 20 anni – spiega Boccia – viene cambiato, votato solo a maggioranza, il regolamento della par condicio, che per la prima volta si discosta in modo eclatante dalle indicazioni dell’Agcom, favorendo la distorsione informativa a favore del governo stesso. Un governo che usa discrezionalmente il suo potere per colpire e indebolire gli altri livelli istituzionali”.
Insomma, la fotografia è quella di un Parlamento assoggettato al governo che impone l’autonomia, il premierato, la vergognosa modifica sulla par condicio e non solo. Un vero e proprio stravolgimento delle regole istituzionali. “La destra – continua Boccia – impone con la forza riforme che indeboliranno l’unità del Paese e il ruolo del Capo dello Stato sfasciando le nostre istituzioni. Con arroganza, non trasmette i numeri programmatici del DEF al Parlamento, rinvia tutto a settembre come se le Camere fossero sciolte fregandosene della procedura d’infrazione a cui ci sottoporrà l’Europa e lasciando nell’incertezza imprese e cittadini. Nel frattempo cerca di fare cassa con concordati fiscali e condoni edilizi“.
Per non parlare della stretta securitaria contro le proteste e le difficoltà sociali, arrivando ad usare la forza nelle piazze. Piano piano la destra sta restringendo la democrazia italiana. È la deriva orbaniana di Giorgia Meloni.
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