“Oggi il sistema sanitario nazionale in Italia è in forte crisi e non è barando sui numeri che il governo potrà risanarlo: c’è un sempre maggiore difficoltà nell’accesso alle cure, le liste d’attesa sono sempre più lunghe e gli italiani spesso rinunciano a curarsi”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd, intervenendo a Napoli al 42° Congresso Acoi, Associazione chirurghi ospedalieri italiani.
“C’è un notevole aumento delle diseguaglianze – continua Boccia – che con lo scellerato progetto di autonomia differenziata della Lega non potranno che accrescere ulteriormente. Oggi le previsioni di spesa riportate da questo governo nel Def evidenziano un calo dell’incidenza della spesa sanitaria sul Pil che nel 2027 toccherà il minimo storico degli ultimi 15 anni: il 6,2 per cento”.
Insomma, mentre il governo continua a fingere, raccontando esclusivamente di un aumento della spesa sanitaria in termini assoluti che, dal 2012 è (quasi) sempre aumentata rispetto all’anno precedente, “la spesa sanitaria rispetto al PIL, unico parametro condiviso a livello internazionale, documenta un inesorabile declino, collocando l’Italia prima tra i paesi poveri dell’Europa e ultima del G7 di cui proprio nel 2024 il nostro Paese ha la presidenza. Se il governo confonde il fabbisogno sanitario con il fondo sanitario – conclude il capogruppo dem a Palazzo Madama – il problema è molto serio per la tenuta dell’intero SSN”.
Al via l’iter parlamentare sulla proposta di legge Schlein
Domani mattina inizia l’esame, in Commissione Affari Sociali della Camera, della legge Schlein a difesa della sanità italiana, con le audizioni della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO), della Federazione Ordini farmacisti italiani (FOFI) e della Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG. Ne dà notizia la capogruppo dem alla Camera dei deputati, Chiara Braga. “Una proposta, spiega Braga in una nota, che ha ottenuto già l’iter accelerato perché si arrivi al più presto a votare in Aula per l’aumento progressivo della spesa per il SSN fino al 7,5% del Pil, per lo sblocco delle assunzioni e per un aumento consistente del personale. Servono infatti infermieri, medici e assistenti per far correre le liste d’attesa e garantire a tutti servizi di emergenza, cura e prevenzione. E’ questa la politica che interessa le persone e che può incidere sulla loro vita”.
Audizioni Legge Schlein occasione per salvare il SSN
“La nostra proposta”, spiega Marina Sereni, responsabile Salute e sanità della segreteria nazionale del Pd, “riprende il testo approvato in quattro Consigli Regionali – due governate dal centrosinistra e due dal centrodestra – a testimonianza di un tema che interessa tutti gli italiani e tutte le forze politiche. Con la pandemia pensavamo fosse definitivamente chiusa la stagione del definanziamento della sanità che invece purtroppo con il Governo Meloni è ripreso. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza che aumenta le diseguaglianze tra i cittadini e mette a rischio un enorme patrimonio di professionalità e competenze. Per fare le riforme nel segno dell’equità e dell’ appropriatezza, e rispondere così ai mutati bisogni di cura delle nostre comunità, c’è urgente bisogno di risorse adeguate”.