Il premier italiano Paolo Gentiloni ha dato oggi il suo “caloroso benvenuto” ai leader del G7 riuniti in Sicilia, isola “speciale e strategica” perchè si trova al “centro del Mediterraneo” ed è “un ponte tra Europa e Africa”.
“Taormina è un posto che unisce cultura e natura, siamo molto felici di accogliervi qui: un ponte tra le due sponde del Mediterraneo”, ha detto Gentiloni sottolineando come il vertice del G7 offra la possibilità di “mostrare al mondo un’idea diversa della Sicilia”, in allusione agli stereotipi che associano l’isola del sud Italia alla presenza della mafia.
“I leader del G7 hanno preparato una dichiarazione sulla sicurezza, sulla lotta al terrorismo, sui cambiamenti climatici e su altri temi importanti al termine del summit in Sicilia”, ha dichiarato il presidente del Consiglio.
“L’incredibile storia e la bellezza che ci circondano possono contribuire ad aiutare la comunità internazionale, attraverso il G7, a trovare le risposte alle domande dei nostri cittadini. Prepareremo oggi una dichiarazione sulla sicurezza e sulla lotta al terrorismo, sui cambiamenti climatici, sul flusso dei migranti e sul commercio mondiale” ha detto Gentiloni.
“I leader del G7 – ha aggiunto -, sanno che le discussioni non saranno facili ma “lo spirito di Taormina” potrebbe aiutare i partecipanti a muoversi nella giusta direzione”.
#G7Taormina, firmata la Dichiarazione di sicurezza. Impegno nella lotta al terrorismo, da Manchester all’Egitto https://t.co/efbHIiyJCG pic.twitter.com/VfUUululSS
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) May 26, 2017
Il documento firmato – G7 Taormina Statement on the fight against Terrorism and Violent Extremism –
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Ettore Rosato, capogruppo del PD alla Camera, ha rinnovato su Facebook un augurio a Gentiloni per i lavori del G7.
“Si è aperto a Taormina un G7 importante, atteso e – non nascondiamolo – per certi versi non semplice.
Si ritrovano nel cuore del Mediterraneo, luogo simbolo di storia e cultura. Ma anche dell’impegno del nostro Paese, e della Sicilia in particolare, per l’accoglienza.
Questa scelta speriamo possa aiutare a comprendere meglio le sfide e le soluzioni del nostro tempo.
È forte, infatti, il bisogno che da questo vertice esca un messaggio di rinnovato impegno per la pace. Ciò potrà avvenire solo se si preferirà la costruzione di ponti a quella di nuovi muri, non solo fisici ma anche politici e culturali.
Un obiettivo per il quale l’Italia si è già spesa in questi anni, tornando a svolgere un ruolo protagonista sui tavoli europei ed internazionali.
A Paolo Gentiloni, che presiede questo vertice, e agli altri Capi di Stato e Governo l’augurio di buon lavoro”.