“David Sassoli non ha semplicemente contribuito alla svolta sociale europea che abbiamo visto dopo la pandemia, l’ha diretta, l’ha guidata. Ma quella svolta rischia di essere una parentesi che si va chiudendo e questo non lo dobbiamo permettere. Allora, se dobbiamo qualcosa alla memoria di David, è mettere i nostri corpi per non far chiudere quella finestra, perché il rischio che si faccia l’errore di tornare alla cieca austerità c’è“. Così Elly Schlein, nel corso della giornata di ricordo dell’ex presidente del Parlamento europeo, scomparso due anni, ha voluto sottolineare l’importanza dell’eredità politica lasciata da David Sassoli, di cui il Partito Democratico deve farsi interprete e testimone.
Un intervento che la Segretaria del PD ha scelto di chiudere affidandosi alle parole pronunciate dallo stesso Sassoli nel suo ultimo discorso, definite da Schlein una vera e propria bussola per il “nostro lavoro”:
“Abbiamo visto nuovi muri e i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità. Muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà. Abbiamo lottato accanto a chi chiede più democrazia, più libertà, accanto alle donne che chiedono diritti e tutele, a chi chiede di proteggere il proprio pensiero, accanto a coloro che continuano a chiedere un’informazione libera e indipendente. Abbiamo finalmente realizzato, dopo anni di crudele rigorismo, che la diseguaglianza non è accettabile né tollerabile, che vivere nella precarietà non è umano, che la povertà non va nascosta ma deve essere combattuta e sconfitta. Il dovere delle istituzioni europee è proteggere i più deboli e non chiedere altri sacrifici, aggiungendo dolore al dolore. Oggi l’Europa, il piano di recupero, ci dà grandi opportunità di abbandonare l’indifferenza: è la nostra sfida, quella di un mondo nuovo, che rispetta le persone, la natura e crede in una nuova economia, basata non solo sul profitto di pochi, ma sul benessere di tutti”.
In queste parole, ha concluso Schein, “c’è tutto il nostro programma, c’è tutto il senso profondo del nostro impegno”.