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Delrio: «Solo uniti ce la faremo, ora sbloccare gli investimenti»

«Ce la faremo se saremo uniti e se ognuno di noi darà il suo contributo. Questa emergenza ci ha fatto scoprire tutti più fragili, ma servirà anche a farci capire che siamo tutti dpendenti gli uni dagli altri. Insieme possiamo costruire un’Italia più forte e ritrovare lo spirito della comunità». Il presidente dei deputati del Pd Graziano Delrio è in queste ore nelle sua Reggio Emilia ed oggi non parteciperà al voto sullo scostamento del deficit: le Camere saranno a ranghi ridotti e gli eletti delle zonerosse e arancione resteranno a casa. Da medico, Delrio è in contatto e ringrazia molti colleghi che lanciano il grido d’allarme sul possibile collasso delle strutture sanitarie. «Sono fondamentali i comportamenti individuali, serve responsabilità da parte di tutti. Non possiamo mettere un poliziotto a controllare ogni famiglia», è il suo appello.

 

A proposito di Camere dimezzate, presidente Delrio, in Parlamento state valutando la possibilità di votazioni a distanza?

Ne abbiamo discusso a lungo con il presidente della Camera Roberto Fico. Ma il voto a distanza in Parlamento è molto complicato, ci sono ostacoli di compatibilità costituzionale difficili da superare. Per ora andiamo avanti così: con presenze limitate ai rappresentanti delle zone dove i contagi sono minori.

 

C’è l’emergenza sanitaria da superare subito, e c’è l’emergenza economica che si farà sentire per mesi…

Il Governo si sta muovendo su tre direttive fondamentali: una moratoria su mutui e prestiti per le aziende, moratoria che va estesa anche alle famiglie con la possibilità di sospendere il pagamento del mutuo per la prima casa per 18 mesi; indennizzi ai settori più duramente colpiti; ammortizzatori sociali con l’estensione della cassa integrazione in deroga. Ammortizzari come la cassa in deroga e indennizzi vanno estesi anche ai professionisti, dagli artigiani ai commercianti , anch’essi in estrema difficoltà, oltre che a più lavoratori possibili. Non dobbiamo lasciare solo nessuno. Occorre poi accelerare gli investimenti pubblici e smobilizzare il più possibile il risparmio privato, anche con misure come l’aumento dell’ecobonus al 100%. Chi vuole mettere insicurezza la sua casa dal punto di vista energetico e sismico lo deve poter fare alle migliori condizioni: questo è il momento.

 

 

Un commissario per ogni opera pubblica, come chiede qualcuno?

Non c’è bisogno di nominare decine di commissari, né di evitare le gare. Le regole sugli appalti stanno funzionando. Invece occorre inmo tanto sbloccare i progetti già pronti e agire ancora sulla semplificazione burocratica.

 

Basteranno i circa 10 miliardi di scostamento del deficit a cui stapensando il Governo?

È necessario molto di più, non c’è dubbio. La Ue ha già riconosciutoche si tratta di spese straordinarie.Si deve usare tutto quanto è necessario non un euro di meno. “Whatever it takes”. Non si tratta di contrattare un miliardo in più o in meno. Ma intanto bisogna varare subito le misure più urgenti per mettere in sicurezza il sistema ed evitare il peggio.

 

Questa emergenza ha già rilevato alcune problematiche di fondo: le risorse umane che mancano nella sanità, innanzitutto, ma anche il rischio speculazione sui mercati. Sarebbe stato utile chiudere la Borsa?

La chiusura si decide in casi specialissimi. Il problema è un altro: occorre più vigilanza sui mercati finanziari. È una crisi di portata mondiale e va affrontata di conseguenza, mettendo il bavaglio alla finanza speculativa che danneggia l’economia reale. Quanto alle risorse umane, questa emergenza ci deve indurre vieppiù a tornare a investire sul capitale umano: nella sanità, nella ricerca, nell’università e nella scuola. Stiamo pagando ora il prezzo della crisi 2008-2013, va invertita la tendenza.

Il voto di tutte le forze politiche in favore dello scostamento e, probabilmente, anche sulla misure per l’economia inaugura una sorta di unità nazionale di fatto. Il Governo così com’è potrà affrontare i difficili mesi che ci aspettano?

Il senso di responsabilità che sta dimostrando l’opposizione di centrodestra va salutato con favore. Così come va salutato con favore l’atteggiamento di ascolto e collaborazione da parte del premier e della maggioranza nei confronti dell’opposizione e delle sue proposte.

 

Tra le decisioni che forse andranno prese ci potrebbe essere anche lo slittamento all’autunno delle elezioni amministrative di primavera…

Questo è il momento di concentrarsi per superare l’emergenza sanitaria. Una volta superato il picco ragioneremo, nulla è escluso. Ma certo occorre procedere, anche in questo caso, in accordo totale con l’opposizione di centrodestra. È il momento della collaborazione e dell’unità.

 

 

 

 

 

 

 

 

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