Voi avete già impiegato i migranti in lavori socialmente utili. «Più che lavori, abbiamo fatto esperienze di volontariato e cittadinanza attiva. Crediamo che sia il modo più appropriato», risponde Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci.
Che cosa hanno fatto?
«Corsi d’inglese nei centri famiglia, alcuni che erano ebanisti hanno aiutato a costruire librerie, altri si sono dedicati a coltivazioni di pomodori, producendo passate eque e solidali».
Un modello che adesso il governo estenderà in tutti i Comuni.
«Sono attività che permettono ai richiedenti asilo di conoscere la nostra lingua e di imparare un mestiere che potrà servigli in futuro. È importante però che si gestiscano bene i flussi, riducendo l’impatto sui territori».