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Dagli eurodeputati Pd no al Patto sulla migrazione Ue

“Oggi abbiamo dato un voto contrario all’accordo sul Patto sulla migrazione perché il compromesso raggiunto è caratterizzato non soltanto da gravi e inaccettabili manchevolezze sul versante dei diritti umani ma anche dal punto di vista degli interessi specifici dell’Italia”. È quanto dichiara in una nota la delegazione degli eurodeputati Pd al Parlamento europeo, a margine dell’approvazione del nuovo Patto sulla migrazione. “Non è il superamento del sistema di Dublino per cui abbiamo lavorato in questi anni, che avrebbe dovuto alleggerire la pressione sui Paesi di primo ingresso, non rafforza il sistema d’asilo Europeo in maniera soddisfacente ed è fortemente improntato a un approccio securitario nella gestione del fenomeno migratorio. Riflessioni condivise da tutte principali organizzazioni non-governative e associazioni che si occupano di accoglienza e di diritti umani, e dai tanti cittadini che ci hanno espresso tutta la loro contrarietà a questo accordo”.

“Nello specifico, il nuovo regolamento Eurodac introduce l’obbligo di dati biometrici a partire dai 6 anni, schedando come fossero criminali le persone che arrivano. Con il regolamento screening il trattenimento di chi arriva diventa praticamente una regola e con l’introduzione del concetto di ‘finzione del non ingresso’ chiunque arriverà non sarà considerato legalmente nel territorio dello Stato membro e nell’Ue, dunque, dovrà rimanere a disposizione delle autorità.

Nel regolamento procedure, si prevede la normalizzazione delle ‘procedure speciali alla frontiera’ anche per i minori non accompagnati e per chi viene soccorso in mare, invertendo un principio giuridico che limitava questa procedura a pochissimi casi per garantire il diritto alla richiesta d’asilo e l’esame delle storie personali delle persone. L’introduzione del concetto di ‘Paese terzo sicuro’ sbarra le porte di qualsiasi esame nel merito delle richieste per migliaia di persone. Infine, il regolamento Crisi introduce il concetto di strumentalizzazione che crea una deroga al sistema generale di gestione della migrazione e dell’asilo colpendo indirettamente anche le ONG con chiari rischi di ripercussioni per la criminalizzazione della solidarietà” – continuano gli Europarlamentari Pd.

“Sostenere il Patto migrazione in questa forma avrebbe significato accettare un sistema che riteniamo iniquo anche per la condivisione della solidarietà per i prossimi decenni. Continueremo invece a batterci per un’Europa solidale con le persone e fra i Paesi” – concludono.

Legiferare deve servire a migliorare la vita delle persone. Non è una partita a scacchi e le vere occasioni mancate, sono quelle in cui la legge finisce col peggiorare le situazioni”, ha commentato l’eurodeputato Pietro Bartolo, in una nota in cui motiva il voto contrario lsulla maggior parte dei punti del Patto sulla migrazione e l’asilo. Bartolo ha precisato di aver votato “a favore del solo regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione (Ramm) perché introduce per la prima volta il principio della solidarietà obbligatoria”.

“Serio e coerente il comportamento degli europarlamentari del Partito Democratico che respingono la filosofia del Patto europeo Immigrazione. Il Patto EU non tutela abbastanza i Paesi di primo approdo, è pericoloso sui diritti umani e non scommette su canali d’ingresso legali.” Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.

 

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