“Il PD è una grande comunità e sulle grandi questioni c’è una larga condivisione. Se su alcune di queste ci sarà necessità di confrontarsi ulteriormente lo faremo, valorizzando il più possibile la pluralità interna, con l’impegno a condividere anche i passaggi più difficili”.
Così Chiara Braga, deputata del Partito Democratico in un’intervista rilasciata al quotidiano Avvenire.
“La nostra volontà è di evitare una contrapposizione tra diritti civili e sociali e penso che le battaglie giuste del PD corrispondono a una spinta che c’è già nella società e attiene alla piena realizzazione della dignità delle persone. Le disuguaglianze colpiscono di più chi appartiene a una minoranza, e noi lavoreremo su questo nel rispetto delle sensibilità di tutti”.
“Vogliamo un partito libero da quelle forme che impediscono la partecipazione e allontanano le persone. Non vuole dire cancellare la storia del PD, ma cambiare radicalmente metodi che hanno allontanato soprattutto i giovani, consentendo una partecipazione veramente libera, non condizionata da gruppi di potere locali”.
“Il PD non ha bisogno di cesure. Schlein parla spesso di ‘ricongiungimento familiare’: Io penso anche che ci sia bisogno di un ricongiungimento generazionale. Vogliamo creare le condizioni perché i giovani abbiano spazio senza rendere conto di nessuna appartenenza, ma è bello vedere persone che si erano allontanate oggi, grazie a una giovane donna, riavvicinarsi al PD”.
“Non si tratta di rottamare idee o persone. Tutti hanno capito la necessità di un rinnovamento generazionale, per rendere più forte il PD”.