Sintesi dell’intervista di Carlo Bertini su La Stampa
“Registriamo una chiusura totale della Premier non vuole portare la discussione sul Pnrr in Parlamento. Il Pd è stato il primo a chiedere un’informativa urgente al ministro Fitto in Parlamento in merito, basta con questo scaricare colpe sugli esecutivi precedenti”, inizia così Chiara Braga, capogruppo dem alla Camera, la sua intervista a La Stampa.
La Capogruppo parla dello sguardo dell’Europa verso Italia: “Ritardi del Pnrr e non solo preoccupano l’Europa: c’è un tentativo inquietante ai riscrivere la storia”.
Sul tema dei diritti: “La destra confonde le acque e dimostra che non sono pronti a riconoscere diritti fondamentali a partire da quelli dei figli di coppie omogenitoriali. Nel Pd faremo una discussione che tenga conto di tutte le sensibilità, ma ci sono indicazioni chiare venute dall’esito delle primarie anche sui matrimoni di coppie omosessuali”.
Sulla guerra in Ucraina: “C’è la necessità di condannare il comportamento della Russia e sostenere il popolo Ucraino. Noi ci differenziamo però molto dal governo rispetto all’insistenza con cui chiediamo un’iniziativa diplomatica Ue non più rinviabile”.
Braga chiude: “L’obiettivo è cercare terreni comuni con tutte le opposizioni, si può operare insieme per costruire una opposizione più forte e da lì partire per costruire un’alternativa. Stiamo lavorando per una proposta unitaria delle opposizioni sul salario minimo, bisogna costruire su temi come scuola e sanità, un’opposizione più forte e da lì partire per costruire un’alternativa. Io mi impegnerò per costruire tutti insieme le nostre battaglie”.
Intervista integrale su La Stampa