spot_img
spot_img
HomeNotizieBonafoni: “Elly non è...

Bonafoni: “Elly non è una leader solitaria, crede molto nella squadra ed è contraria al personalismo”

“Si perdono i ballottaggi ma il Pd è il primo partito pressoché in tutte le città dove si è votato. Poi certo, si tratta di una sconfitta. Ma dire che sia frutto delle ultime mosse del Pd è falso. C’è un vento di destra che può contare su una coalizione”, inizia così Marta Bonafoni, coordinatrice della segretaria nazionale del PD, nella sua intervista al Domani, e continua: “Un gruppo dirigente non può togliersi alcuna responsabilità di ciò che accade mentre sta dirigendo. Ma la responsabilità è anche quella che abbiamo di qui in avanti, tutti. Quello che alcuni chiamano massimalismo per noi è lotta alle disuguaglianze, ridistribuzione della ricchezza e giustizia sociale, casa, sanità pubblica e lavoro. Dobbiamo proporre quest’agenda sociale al paese, rapidamente, e mobilitare il partito del territorio al quale ancora non siamo arrivati. C’è un lavoro di ricostruzione da fare”.

 

Bonafoni continua: “Conosco Elly da anni e non prende mai una decisione senza ascoltare molte voci, è il suo metodo. Crede molto nella squadra ed è contraria al personalismo. Per quanto riguarda me oltre al coordinamento della segreteria, ho la delega al rapporto con il terzo settore e l’associazionismo, quel corpo sociale che un tempo votava Pd e ora non più. Devo aiutare ad aprire porte e finestre. È un altro modo di fare partito, ma dobbiamo essere disponibili a farlo perché da questo dipende il successo del nuovo Pd, che sarà il successo di tutti. E se non ce ne fosse stato bisogno, Schlein non avrebbe vinto le primarie e il Pd non avrebbe perso le politiche. Non dobbiamo avere il terrore della novità; da parte nostra noi siamo attrezzate con comprensione e umiltà”.

 

La coordinatrice chiude con un passaggio sulle proposte del PD in parlamento: “Abbiamo presentato emendamenti chiari che dicono che per noi la possibilità che si attinga al Pnrr per armare la vicenda della guerra in Ucraina è da escludere in maniera categorica. Chiederemo un voto che vincoli il governo a non farlo. La linea non è incerta, indubbiamente c’è da ricercare sempre una sintesi che affermi l’identità del partito ma non respinga nessuno”.

 

Intervista integrale sul Domani

Ultimi articoli

Correlati

Ddl sicurezza: norme liberticide che reprimono il dissenso

Braga: Solo cattivismo e mai soluzioni. Mauri: Nulla sulla sicurezza, solo aumento delle pene, propaganda e norme pericolose

Commissione Covid: un tribunale politico monocolore, monumento alla disinformazione

Braga: "Inaudita forzatura perché è il tentativo della maggioranza di mistificare la realtà dei fatti"

Schlein: Europa troppo a destra, saranno anni difficili

La segretaria del Pd a La Stampa: "Una squadra più conservatrice di prima. Difenderemo le nostre priorità, e su Fitto valuteremo senza sconti"

Concordato preventivo e condono tombale. L’indecorosa saga continua

Senza uno straccio d'idea per la crescita del Paese, la maggioranza raschia il barile. A spese dei contribuenti

Schlein: Firmiamo il Referendum per cambiare legge sulla Cittadinanza

Per il Pd chi nasce o cresce in Italia ha diritto alla cittadinanza. Intanto firmiamo il referendum dellle associazioni che aspettano da troppo tempo!