“Nei primi giorni dopo l’alluvione il governo è andato in Emilia Romagna a fare passerelle con gli stivali nel fango. Ora è passato più di un mese ma manca ancora il nome del commissario alla ricostruzione e soprattutto mancano le risorse annunciate dal governo. Dei famosi due miliardi del decreto ci sono solo qualche centinaio di milioni di risorse fresche. È inaccettabile che il governo giochi a braccio di ferro con le istituzioni locali, per meri interessi politici, speculando sulla pelle di imprese e cittadini emiliani. Servono immediatamente risorse per chiudere la fase emergenziale e avviare la ricostruzione.
L’arroganza del governo nei confronti dei sindaci e delle popolazioni del territorio, espressa nelle parole del ministro Musumeci è intollerabile. Il governo, completamente assente, deve assumersi al più presto la responsabilità di un sostegno a quei territori”.
Così il presidente dei senatori del PD Francesco Boccia.
“Le parole con cui il Ministro Musumeci ha accolto le richieste dei sindaci dell’Emilia Romagna ieri sono gravi ed estremamente offensive. Mostrano chiaramente quanto l’esponente dell’esecutivo sia inadeguato a gestire la situazione di estrema difficoltà che stanno attraversando le aree del nostro Paese colpite dalle alluvioni delle ultime settimane.
La devastazione che ancora oggi caratterizza quelle città e quei territori chiede al Governo una precisa assunzione di responsabilità. Basta politicizzare una tragedia: si proceda subito alla nomina di un commissario all’emergenza e allo stanziamento delle risorse adeguante per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio”.
Così in una nota la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico.