I residenti di Borgo Pio speravano di trovare sponda al Collegio Romano. Fiduciosi che potesse bloccare l’apertura di McDonald’s. Sul locale vicino a San Pietro, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini dice di non avere poteri. E annuncia: «Ho presentato un decreto, già approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri, che darà più poteri ai sindaci».
Il ministro Franceschini: «Con la nuova legge i sindaci potranno stabilire regole più severe» Nel rimpallo di accuse tra Comune e I Municipio, i residenti speravano di trovare sponda al Collegio Romano. Fiduciosi che il Mibact, sommo garante e giudice terzo, raccogliesse l’appello contro l’apertura di McDonald’s a Borgo Pio: «Il colpo di grazia a un animale ferito» è la metafora coniata dal professor Alberto Asor Rosa, capofila della protesta.
Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, cosa risponde ai cittadini che vorrebbero bloccare il fast food? «Io non ho poteri. Ho verificato e l’immobile non è vincolato. La Soprintendenza può soltanto esprimere un parere sulle insegne».
Le norme attuali sono troppo blande?
«Ho presentato un decreto legge in Consiglio dei ministri, già approvato in prima lettura, che consente ai comuni di individuare zone di particolare pregio nelle quali vietare alcune attività».
Quando entrerà in vigore?
«L’iter è a buon punto, al più tardi entro un mese, anche se immagino che in Parlamento ci saranno scontri…».
Le liberalizzazioni stanno snaturando il tessuto commerciale delle città?
«Sono partite con un intento positivo, ma l’impatto sui centri storici è stato incontrollato».
Bisognava prevedere vincoli più stringenti nelle aree tutelate?
«Se le uniche regole sono quelle di mercato, le città rischiano di diventare tutte uguali. Scompaiono le botteghe, le piccole librerie, i negozi di vicinato…».
È in arrivo una radicale inversione di tendenza?
«I sindaci potranno decidere come temperare l’effetto delle liberalizzazioni e calibrarlo sui territori».